Raspadura, vitello e michetta: com'è buono l‘Hamburgher’ di Lodi

Presentato ufficialmente ieri a Bertonico, il prodotto made in Lodi si prepara a sbarcare in Europa grazie alla vetrina dell'Expo

La presentazione dell''Hamburgher'

La presentazione dell''Hamburgher'

Bertonico, 24 marzo 2015 - Nasce l’Hamburgher Lodigiano, è stato brevettato con prodotti genuini a chilometri zero. Ieri villa Fabrizia a Bertonico ha ospitato la presentazione ufficiale, alla presenza delle autorità, di un prodotto tutto Made in lodi. "Circa un anno fa, durante la fiera di Borghetto, abbiamo ragionato con la pro loco e la Banca di credito cooperativo, che ha come esponente qui Antonio Guarnieri, su come fare ad attrarre clientela giovane e a lanciare sul mercato, con un occhio all’Europa, la nostra qualità – ha spiegato Marco Mola, presidente dell’Associazione macellai lodigiani –. Da qui è nata l’idea di un prodotto realizzato con le tipicità lodigiane e che tra l’altro è internazionale".

Carne di vitello e vitellone rigorosamente italiana, raspadura del caseificio Zucchelli di Orio Litta e michetta del Molino Pagani di Borghetto Lodigiano sono i tre ingredienti lanciati ieri. "Abbiamo presentato un brevetto chiamando il prodotto nel nostro dialetto, cioè Hamburgher Lodigiano e oltre a dargli una originale forma rettangolare, su ogni porzione abbiamo messo il marchio “HL” – ha aggiunto Mola –. Lo venderanno da ora in poi le nostre 50 macellerie associate e la ricetta è top secret".

"Si tratta di un prodotto del territorio ma capace di uscire dal territorio", ha sottolineato soddisfatta Annarita Granata Presidente dell’Unione del commercio. E quest’anno sarà proprio la Fiera di Borghetto, dal primo al 3 maggio, ad ospitare la prima degustazione pubblica della novità culinaria. Insomma, "il nostro è un prodotto di largo consumo con caratteristiche economiche non troppo elevate, visto il periodo, ma innovativo – ha insistito Mola –. Per promuoverlo all’estero sfrutteremo Expo 2015, un evento appunto dedicato alla valorizzazione dei prodotti di qualità italiani e al rilancio del commercio al dettaglio".

Alberto Abbà del caseificio ha aggiunto: "Qui nel Lodigiano cerchiamo tutti di puntare sulla qualità e si parte quindi dalla materia prima, come ad esempio il latte per la raspadura. Così la stalla più lontana in cui preleviamo l’“oro bianco” è a soli sei chilometri. Inoltre il Lodigiano dal punto di vista dei formaggi è tra le prime zone al mondo e questa genuinità poi si trasferisce nei prodotti".

Gian Battista Pagani ha poi sottolineato: «L’Hamburgher si mangia in tutto il mondo ma noi qui mettiamo in campo un’invenzione di eccellenza e questo mostra l’acume degli italiani, quindi si potrebbe far certificare dal Parco tecnologico il Dna della carne utilizzata. Da parte nostra mettiamo pane di qualità». Tra gli ospiti c’erano il comandante dei carabinieri di Castiglione, alcuni sindaci zona della Bassa, rappresentanti di Confcommercio, Confartigianato, Camera di commercio, Lodi export, associazione Arte Vino, Pietro Foroni consigliere regionale lodigiano e il presidente nazionale di Federcarni Maurizio Arosio.