Incubo nube di gas tossico. Sabotati nella notte i serbatoi di acido cloridrico

È stato sicuramente un intervento doloso a provocare, sabato notte una nube tossica composta da acido cloridrico, fuoriuscita da un serbatoio della “Nord Chemical”, stabilimento di via Primo Maggio, e che ha raggiunto una squadra di otto operatori della Protezione civile che stavano lavorando lì a fianco per risolvere l’emergenza alluvione di Laura De Benedetti

La squadra dei vigili

La squadra dei vigili

Guardamiglio (Lodi), 17 novembre 2014 -  È stato sicuramente un intervento doloso a provocare, sabato notte una nube tossica composta da acido cloridrico, fuoriuscita da un serbatoio della “Nord Chemical”, stabilimento di via Primo Maggio, e che ha raggiunto una squadra di otto operatori della Protezione civile che stavano lavorando lì a fianco per risolvere l’emergenza alluvione, recatisi poi al pronto soccorso per accertamenti. «Sono stati proprio i volontari dell’associazione di Protezione civile di Guardamiglio, che stavano ripulendo dei colatori lì vicino per ripristinare lo scorrimento dell’acqua, ad accorgersi della vasta nube di gas che fuoriusciva dall’azienda e a lanciare per primi l’allarme – spiega Patrizio Losi, coordinatore provinciale della Protezione civile, che stava seguendo le varie operazioni antialluvione sul territorio –. Probabilmente è stata una fortuna che se ne siano accorti loro, si siano subito insospettiti e abbiano dato così, tempestivamente, l’allarme. Loro stessi sono stati raggiunti dalla nube tossica e sono stati poi portati per sicurezza al pronto soccorso, anche se non era nulla di grave».

Sul posto sono intervenute due squadre dei vigili del fuoco: una da Lodi, una dal nucleo volontario di Casalpusterlengo. «Abbiamo ricevuto una chiamata per ‘incendio’ da cloro alla Nord Chemical, azienda chimico-farmaceutica – spiega il comandante provinciale dei vigili del fuoco, Massimo Stucchi –. Dei tre serbatoi, che a noi risultavano dover essere di riserva idrica antincendio, uno solo conteneva davvero acqua. Degli altri due, uno stoccava un qualche collante per edilizia, l’altro il cloro. Tutti e tre erano stati deliberatamente forati: dalle dimensioni e da una prima analisi, forse, i buchi sono stati fatti con un trapano a batteria».

«Il problema è che il cloro, a contatto con l’acqua (per la pioggia battente, ndr) si è trasformato in una nube di vapore tossica. Lì vicino, oltre all’ingresso dell’autostrada, c’è un motel». È stata pura fortuna che, per il maltempo, il vapore di cloro fuoriuscito prima dell’intervento dei vigili del fuoco, si sia dissolto senza raggiungere il centro abitato, il motel e, comunque, senza intossicare gravemente nessuno. L’intervento dei vigili del fuoco per la messa in sicurezza del sito e dell’impianto, all’interno del quale si trovava solo il custode, è durato un paio d’ore» «Al momento non sono in grado di dire se a introdursi nell’azienda e a sforacchiare i serbatoi sia stato qualche vandalo o dei veri malintenzionati – conclude il comandante Massimo Stucchi –; di certo ha distolto, in piena emergenza alluvione, dieci uomini che stavano operando altrove per la sicurezza dei cittadini».

laura.debenedetti@ilgiorno.net