Fabio Muroni ora si cura da casa, fa fisioterapia nel suo palazzo

Una sorta di 'gabbia' attrezzata con tiranti, bialnciamento, pesi, cinture, permetterà a un fisioterapista appositamente di aiutare il bambino di nove anni affetto dalla sindrome di West. Tutto questo grazie alla generosità dei lodigiani di Laura De Benedetti

Gabbia per esercizi e fisioterapia per un bambino affetto dalla sindrome di west

Gabbia per esercizi e fisioterapia per un bambino affetto dalla sindrome di west

Lodi, 26 ottobre 2014 - Dagli Stati Uniti alla stanza comune del condominio di una casa popolare, a Lodi: la ‘gabbia’ attrezzata con tiranti, bilanciamento pesi, cinture, permetterà ad un fisioterapista appositamente formato di aiutare Fabio Muroni, bimbo di 9 anni affetto dalla sindrome di West.

Fabio, proprio grazie alla generosità dei lodigiani che avevano raccolto fondi per potergli permettere, nel 2009-10, dei trattamenti all’avanguardia in Florida, nei giorni scorsi ha potuto iniziare dunque a ricevere le stesse, preziose, cure, a domicilio: «Quando siamo stati in America — spiega papà Vittorio — Fabio aveva ottenuto molti miglioramenti: mangiava tutta la pappa per bocca e, con 3 ore al giorno di riabilitazione nella gabbia, a cui si aggiungevano terapia in camera iperbarica, logopedia, riusciva a tenere il tronco eretto, a reggere la testa, a gattonare o a stare in piedi molleggiandosi. Da quando siamo rientrati, purtroppo, è regredito: oggi mangia ancora tramite in sondino e non riesce a reggersi. Ora, anche se farà esercizio nella gabbia solo 3 ore a settimana (lunedì, mercoledì e venerdì) invece che 3 ore al giorno, auspichiamo che possa ottenere di nuovo dei miglioramenti. Acquistare la gabbia con i supporti e formare una persona specializzata è stato possibile grazie ad uno sponsor privato, Festina, che ha speso circa 25 mila euro.

Il fisioterapista, che tratterà mio figlio per un anno, ha potuto seguire a Praga il corso tenuto dai professionisti americani, che conoscono già Fabio e con cui resterà in contatto per aggiornamenti. Dobbiamo anche ringraziare il Comune, proprietario dell’immobile (i Muroni hanno ottenuto la casa, a piano terreno e appositamente adattata alle esigenze di Fabio, tramite la graduatoria per le case popolari), perché ci ha concesso l’uso della sala riunioni, che abbiamo colorato in tinte pastello. Mancano solo i tappetini da palestra, cuscini particolari, e un lavandino.

Dopo il rientro dagli Usa il piccolo Fabio, tra il 2011 e il 2014, grazie ad un contributo della Fondazione Bpl, ha potuto fare riabilitazione, logopedia e piscina; da settembre di quest’anno stava facendo solo piscina, 2 volte a settimana, ma giovedì ha potuto iniziare i nuovi trattamenti. Fabio oggi frequenta la elementare Arcobaleno, dalle 10 alle 16: «Lui è contento e le maestre stanno costruendo un progetto su di lui di comunicazione potenziata, grazie a specialisti pagati dalla Regione. Inoltre 4 volte a settimana, a casa, grazie all’Asl, fa terapia respiratoria con un operatore della Don Gnocchi» conclude Vittorio Muroni, che attualmente sta facendo volontariato all’Auser in quando beneficiario del Fondo di disoccupazione; la moglie lavora 4 ore presso una ditta di pulizie in ospedale. 

di Laura De Benedetti

laura.debenedetti@ilgiorno.net