Ex Polenghi, fumata nera. Nulla di fatto sulla cassa e gli esuberi non si fermano

Lodi, sono scattati i primi 20 licenziamenti, sono 32 i dipendenti della Newlat che resteranno a casa al termine della procedura di mobilità dichiarata dal gruppo di Laura De Benedetti

Sciopero dei dipendenti Newlat

Sciopero dei dipendenti Newlat

Lodi, 24 settembre 2014 - L'incontro di ieri mattina a Bologna tra i sindacati nazionali e i vertici Newlat per chiedere la revoca dei 20 licenziamenti e aprire la via alla cassa straordinaria (un anno, da sottoscrivere al Ministero) si è concluso con un nulla di fatto. Mentre le rappresentanze sindacali hanno continuato a sostenere la possibilità di accedere in sede governativa alla cigs, visto che dal 10 settembre si sono conclusi gli 8 mesi di cassa in deroga garantiti dalla Regione e sono scattati i primi 20 licenziamenti sui 32 annunciati, Newlat, ha ribadito il proprio no. «L’unico modo per ottenerla sarebbe ritirare adesso le mobilità e poi ripresentarle a fine 2015, ma non siamo disponibili a compiere azioni che hanno profili di illegittimità», ha spiegato ieri sera il presidente di Newlat, Angelo Mastrolìa.

Quest'ultimo si è invece espresso positivamente sul primo incontro (l’altro sarà domattina) tenutosi a Lodi nel pomeriggio di ieri, con i sindacati territoriali: «C’è stato un confronto preliminare molto ampio e sembra esserci la volontà di giungere ad un percorso condiviso. Abbiamo avuto la sensazione che c’è consapevolezza di essere giunti ad un percorso che non si può cambiare e che va affrontato». Dopo le prime lettere di licenziamento lunedì la situazione è precipitata: dopo cinque giorni di sciopero ad oltranza, alla riapertura del sito produttivo i lavoratori hanno impedito l’ingresso in azienda del primo camion carico di panna, proveniente da Reggio Emilia, quindi di 15 di colleghi che non aderivano al presidio, infine dell’ad di Newlat, Stefano Cometto. Sul posto sono intervenuti carabinieri e polizia e dopo una mediazione tra le parti le forze dell’ordine sono riuscite a far entrare in azienda Cometto e le rappresentanze sindacali per intavolare un confronto.

Quando i sindacalisti Cgil e Uil del territorio, affiancati dalla Rsu, hanno illustrato in un’assemblea improvvisata davanti ai cancelli la proposta di congelare i licenziamenti (che di fatto scadono in questi giorni) e ogni procedura in atto per favorire l’incontro tra le parti, i dipendenti hanno sospeso la protesta e sono rientrati al lavoro, in attesa degli sviluppi. La proposta è stata suggellata nel verbale di incontro e ha previsto un primo vertice a Bologna (ieri mattina), poi, ieri pomeriggio e domani mattina, uno a Lodi, infine un incontro con parlamentari e amministratori lodigiani che dovrebbe avere luogo lunedì in Comune a Lodi.

laura.debenedetti@ilgiorno.net