Amianto all'ex Cetem, i cinque stelle al Governo: "Intervenite subito"

Lodi, l'onorevole Toninelli fa appello a Lorenzo Guerini e chiede le dimissioni dell'assessore Ferrari. L'ex sindaco: "Solo polemica politica"

Danilo Toninelli con Alessandro Mustallino

Danilo Toninelli con Alessandro Mustallino

Lodi, 4 novembre 2015 - "Il Governo ha in mano la penna per firmare gli assegni: ci rivolgiamo a Lorenzo Guerini, vicesegretario nazionale del Pd, perché recuperi l'errore compiuto durante il suo lungo periodo di amministrazione a Lodi e faccia stanziare i soldi per la bonifica dei quasi 10mila metri quadrati di amianto ammalorato dell'ex Cetem, oltre che delle 8 scuole in cui è accertata la presenza del materiale". Il deputato Danilo Toninelli ha reso noto oggi il testo dell'interrogazione parlamentare presentata questa mattina alla Camera in cui chiede ai ministri dell’Interno, dell'Istruzione, della Salute e dell’Ambiente, che "lo stato di inerzia degli enti locali" (elencato dagli atti nella premessa, ndr) sia "necessariamente superato da un intervento del Governo attraverso tutti i mezzi a ciò preposti", "atteso il pericolo accertato, gravissimo ed immediato per la tutela del bene della salute dei cittadini" e, a maggior ragione, "dei minori".

"Chiediamo che il Governo, in applicazione dell'articolo 32 della Costituzione sul Diritto alla salute, intervenga esercitando un potere sostitutivo per compensare le inefficienze dell'amministrazione comunale, considerando anche che Lodi è quinta in Italia su 110 province per malattie tumorali. Noi come M5s non possiamo più presentare emendamenti a questa legge di Stabilità per chiedere lo stanziamento della cifra necessaria, circa 2-300 mila euro. Quindi chiediamo che sia Guerini a farlo, in questa finanziaria o con un provvedimento subito seguente".

Sulla questione dell'ex Cetem il M5s lodigiano ha già presentato una segnalazione in Procura, ricostruendo la vicenda, da quando l'Asl nel 2013 ha certificato il rischio effettivo per la salute pubblica chiedendo al Comune di emettere un'ordinanza sindacale, fino all'ultimo sollecito del Comune del marzo 2014 nei confronti della Milanogest Immobiliare srl, proprietaria dell'ex fabbrica (ora pignorata dal Banco Popolare), la quale aveva presentato un piano di bonifica da 200mila euro, dichiarando poi di non avere fondi per l'intervento.

"E' molto grave che l'assessore all'Ambiente Andrea Ferrari riduca la bonifica dell’ex Cetem a una questione di mero bilancio, sapendo che il Comune di Lodi, nel caso sostenga i costi per la messa in sicurezza, potrà successivamente rivalersi sulla proprietà e recuperare fino all'ultimo centesimo, dato che il valore commerciale dell'area è srtimato in circa 13 milioni" è la replica del M5s alle dichiarazioni di palazzo Broletto. Ferrari, infatti, aveva asserito che "il Comune sta vagliando se intervenire in via sostitutiva; ma i costi davvero ingenti dell’operazione, oltre 200mila euro, ricadrebbero sul bilancio comunale e quindi sulla collettività".

"Per l’assessore Ferrari è possibile stanziare oltre 200mila euro per un’opera non prioritaria come la Cattedrale Vegetale - accusano i grillini - e si preoccupa, invece, se un simile importo viene stanziato per bonificare 9.150 metri quadrati di amianto a tutela della salute pubblica. Dimostra totale inadeguatezza, chiediamo che il sindaco Simone Uggetti gli ritiri le deleghe. Infine, dopo un anno e mezzo ci chiediamo quanto tempo occorra alla Polizia Locale per 'vagliare', come dichiarato dal Comune, 'la pratica di indagine istruttoria finalizzata alla denuncia all’Autorità Giudiziaria di non ottemperanza all’ordinanza sindacale della bonifica'".

"Non si vede come l’onorevole Toninelli possa addebitarmi responsabilità e negligenze sulla questione dell’amianto all’ex Cetem, una vicenda che evidentemente non conosce e che prova a strumentalizzare per fare polemica, partecipando all’affannoso tentativo con cui i 5S cercano in queste ore di sviare l’attenzione dai fragorosi fallimenti collezionati, anche e soprattutto sulla gestione ambientale, nei pochi Comuni dove amministrano, da Livorno a Civitavecchia, da Pomezia a Bagheria - risponde Guerini -. La situazione dell’amianto all’ex Cetem è stata segnalata dai residenti nel 2011 ed è stata l’amministrazione comunale da me guidata a ottenere, all’inizio del 2012, la prima verifica sulla reale condizione dell’immobile, costringendo la proprietà a effettuare verifiche, presentare un piano di monitoraggio e nominare un responsabile. Mi sono dimesso da sindaco nel dicembre 2012 per candidarmi al Parlamento, ma l’azione di controllo sull’ex Cetem è stata portata avanti con costanza dall’attuale amministrazione, sempre d’intesa con l’Asl, giungendo a ottenere la presentazione di un piano di bonifica, di cui l’impresa incaricata ha poi chiesto l’archiviazione, perché la proprietà non era in grado di pagarla, tanto è vero che è stata poi dichiarata insolvente anche dalle banche creditrici, sino alla recente notizia del pignoramento. Insomma, una vicenda complessa, che Toninelli crede di riassumere in un polverone polemico, trascurando la capacità dei lodigiani di riconoscere i venditori di fumo".