La provincia non sa attirare imprese: "Riqualifichiamo le aree dismesse"

La Liuc boccia il territorio. La Cgil: qualcosa sta cambiando

Franco Stasi

Franco Stasi

Lodi, 12 luglio 2017 - Ricerca «Firm drain - firm gain: favorire la localizzazione di imprese sul territorio» sulla capacità delle varie province di attirare realtà imprenditoriali, il Lodigiano è una delle peggiori in tutta la Lombardia. La ricerca effettuata Centro sullo Sviluppo dei Territori e dei Settori della Liuc- Università di Castellanza, ha denotato infatti che la nostra Provincia è una dei peggiori poli di attrazione per l’imprenditoria a livello regionale. Un risultato tutt’altro che rassicurante, in particolare analizzando i dati nel settore manifatturiero. In questo comparto, analizzando il decennio 2005-2015 prevalgono le situazioni di peggioramento o di stabilità rispetto a quelle di miglioramento. Una visione che cambia, di poco, in meglio se si analizza a livello globale l’attrattività d’impresa, in particolare per quanto riguarda la previsione del quinquennio 2015-2020.

Dati preoccupanti per i segretari generali di Camera del Lavoro di Lodi, Franco Stasi, e di onfartigianato di Lodi, Vittorio Boselli. «La Provincia di Lodi è una di quelle maggiormente colpite dalla crisi – spiega Stasi -. Non dimentichiamoci però che siamo un territorio con grandi potenzialità vista la centralità della zona con una realtà viabilistica, su strada e su ferrovia, di tutto rispetto». «Ci sono segnali che vanno in controtendenza – prosegue -. Avremo la cartiera turca (la Eren Holding nell’area ex Gulf a Bertonico dove è già presente Sorgenia, ndr) e l’ampliamento dell’Auchan (a San Rocco al Porto, ndr) con 200 posti di lavoro in più. Per invertire questa brutta tendenza bisognerà imbastire un tavolo di regia che vede coinvolti tutti gli attori». La cartiera e l’ampliamento Auchan non sono però per Boselli un segnale di vera e propria ripresa, perché «due rondini non fanno primavera. Dobbiamo imparare a trasformarci da un territorio che si trasferisce ad uno che riceve. Abbiamo aree produttive deteriorate dal punto di vista dell’illuminazione, dell’igiene e della sicurezza. La riqualificazione di queste aree è un obiettivo di Confartigianato per rendere nuovamente appetibile il Lodigiano. Un punto di forza è invece la centralità del territorio, Lodi è al cuore della Lombardia. Non dobbiamo demonizzare l’investimento nella logistica». La ricerca Liuc ha poi indicato i comuni lodigiani migliori nei settori innovatori e che dispongono di un capitale umano d’alto profilo. In entrambe le graduatorie a prevalere è Lodi, mentre l’altro unico comune presente, terzo e quarto posto, in ambedue è Casalpusterlengo.