Piccole imprese, emorragia infinita: in tre mesi perse altre 65 realtà

Nel Lodigiano nel giro dell’ultimo anno le cessazioni di aziende sono state 350

Un negozio vuoto in corso Roma a Lodi

Un negozio vuoto in corso Roma a Lodi

Lodi, 1 settembre 2016 - Una crisi senza fine attanaglia le piccole imprese della provincia. Altro che segnali incoraggianti: nel Lodigiano è sempre più difficile sopravvivere e le realtà artigiane sono praticamente allo sfascio. Anche nel secondo trimestre dell’anno il bilancio demografico del sistema imprenditoriale lodigiano, redatto dalla Camera di commercio, si conferma di segno negativo, portando il numero di imprese attive a 14.806: 65 posizioni in meno dal trimestre scorso (-0,44%) e 350 posizioni in meno dallo stesso periodo dello scorso anno (-2,3%). Il settore più colpito si conferma quello delle costruzioni, che ha registrato un secco 5% di calo con una diminuzione di 162 aziende.

Dati preoccupanti perché le imprese edili in provincia rappresentano il 47% dell’artigianato locale. Ma la crisi non finisce qui. Anche gli altri settori non sembrano passarsela meglio. Le perdite maggiori riguardano il commercio (-91 in valore assoluto, -2,6% in percentuale), trasporti e magazzinaggio (-31, -6%) e attività manifatturiere (-30, -2%). Difficile prevedere come si chiuderà il 2016, ma i gli ultimi tre mesi non sembrano essere confortanti.

"Prosegue il trend di diminuzione del numero di imprese nel nostro territorio – commenta il presidente della Camera di commercio di Lodi Carlo Gendarini –. In generale i dati comprovano come la situazione economica sia caratterizzata dall’incertezza". Si riscontrano invece variazioni positive per il noleggio, che sta trainando il mercato dell’auto, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese (+6, pari a +1,7%) e per la fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (+6, pari a +26%). Dal punto di vista delle forme giuridiche le imprese attive hanno registrato delle pesanti cadute in corrispondenza delle imprese individuali con 308 aziende in meno (pari a -3%) e delle società di persone (-131, pari a -4%), risultano invece in crescita le società di capitale (+90, pari a +3%). L’analisi dei dati settoriali e delle forme giuridiche permette di far risaltare le trasformazioni in atto nel sistema economico locale: la caduta delle realtà artigiane, che caratterizzano il Lodigiano (il 36% delle imprese locali, rappresentato da 5.350 aziende attive, è iscritto all’Albo Artigiani), dalle società individuali a quelle del settore delle costruzioni, viene parzialmente riassorbita da una maggior presenza di imprese più strutturate, le società di capitale (srl e spa), e da un miglioramento delle possibilità di trovare lavoro rispetto agli ultimi anni. L’indicatore lombardo si sintetizza con un +0,24% a livello tendenziale e +0,45% congiunturale. Per quanto riguarda i dati legati alla nati-mortalità delle imprese è stato registrato un segno positivo anche a livello locale con un tasso di crescita pari a +0,33%.