Centropadana, Bassanetti confermato

San Colombano al Lambro, l’avvocato ha ancora la fiducia dei soci di PAOLA ARENSI

L’avvocato Serafino Bassanetti, 65 anni, guiderà ancora il Consiglio di amministrazione dell’istituto di credito (Cavalleri)

L’avvocato Serafino Bassanetti, 65 anni, guiderà ancora il Consiglio di amministrazione dell’istituto di credito (Cavalleri)

San Colombano al Lambro, 25 aprile 2016 - Dopo l’approvazione del bilancio di esercizio 2015 la Banca di credito cooperativo Centropadana riconferma anche il consiglio di amministrazione quasi al completo. Il verdetto dei soci, nell’area delle Fonti Gerette, è arrivato intorno alle 23 di sabato. Dal vecchio cda esce però Luigi Negri di San Martino in Strada, ex direttore generale della Banca popoolare di Lodi sostituito da Agostino Vitelmi di Piacenza. Il bilancio è stato chiuso con un utile netto di 7 milioni e 477mila euro. E in assembla, per approvarlo, hanno partecipato 1.700 soci. La banca nell’ultimo anno si è trasferita da Guardamiglio a Lodi, palazzo Sommariva, corso Roma. Una sede costata più di 12 milioni di euro, operativa da metà febbraio, che durante l’incontro ha suscitato non poche polemiche e mugugni. Resta quindi in carica come presidente Serafino Bassanetti che ha ricordato «l’interesse primario della banca verso i suoi soci e le attività rivolte al sociale a vantaggio della comunità».

Ssarà quindi questa la base da cui partire per il prossimo mandato. Per il rinnovo delle cariche erano due gli schieramenti in lizza: la lista di Bassanetti, che ha vinto con 1.390 voti personali e una lista alternativa, che invocava il cambiamento e che pescava candidati tra Piacentino, Basso Lodigiano e Pavese. Nel cda oltre a Bassanetti di San Colombano ci sono Maura Bergamaschi di Codogno con 1.044 voti, Antonio Fiorani di Guardamiglio con 1.044 voti, Leopoldo Leletto di Borgonovo Val Tidone con 995 voti, Luigi Lodola di Genzone con 989 voti, Giovanni Madonini di Brembio con 995 voti, Luigi Marchetti di Borghetto Lodigiano con 962 voti, Guerrino Saviotti di Voghera con 1.007 voti, Giuseppe Stoppelli di Guardamiglio con 995 voti, Gianluigi Panigada con 971 voti e appunto Vitelmi con 684 voti. Particolarmente duro era stato, sabato in assemblea, l’intervento di Mario Rocca, azionista e candidato al cda della lista concorrente rispetto a quella di Bassanini. «Non sono per nulla contento di come sia stata gestita la banca – aveva attaccato dal palco –. Avere coraggio di cambiare e provare a rinnovarci deve essere una soluzione da percorrere in questo momento. Ho sentito tanti interventi in cui si è parlato di grandi traguardi. Ma nel 2015 mi sembra sia successo niente di straordinario. Anzi, il capitale è diminuito di 8 milioni di euro e anche l’utile è sceso da 10 milioni di euro dello scorso anno a 7,5 milioni di euro». paola.arensi@ilgiorno.net