Il futuro del territorio nell'Assemblea del Lodigiano

Confronto fra diverse personalità del mondo istituzionale e della società civile

Paolo Daccò e Mauro Soldati

Paolo Daccò e Mauro Soldati

Lodi, 19 settembre 2017 - Sapersi rinnovare di fronte alle sfide del futuro senza rinunciare alla propria individualità. Questo il filo conduttore dei diversi interventi proposti ieri sera da moltissime personalità del territorio durante la riunione dell’Assemblea del Lodigiano, svoltasi nella Sala dei Comuni della Provincia di Lodi.

L’esordio della riunione è stato affidato al presidente dell’Assemblea Paolo Daccò, che ha fornito alcuni numeri sulla partecipazione a questa esperienza: “L’Assemblea conta 336 iscritti con diritto di voto e ai quattro tavoli tematici hanno partecipato oltre 100 persone. Dal lavoro nato qui è nato un bando che ha portato 100.000 euro da investire in progetti per combattere la dispersione scolastica”. Anche il presidente dimissionando della Provincia di Lodi, Mauro Soldati, si è espresso positivamente sul lavoro svolto da questa realtà: “L’Assemblea del Lodigiano è l’organismo ufficiale della vita della Provincia, e ha operato egregiamente anche ipotizzando possibili scenari dove l’autonomia dovesse cambiare assetto, come sarebbe potuto capitare se avesse vinto il Sì al referendum costituzionale di dicembre, e di conseguenza su come sarebbe dovuto cambiare il proprio ruolo, e più in generale individuando limiti e indicando come superarli”. Si sono poi susseguiti i diversi interventi dei relatori dedicati a temi specifici: il presidente del Parco Tecnologico Padano Gianluca Carenzo ha indicato come possibile driver del futuro del territorio “Il Parco Tecnologico Padano e l’Università di Veterinaria, che con la loro ricerca d’avanguardia possono diventare un fattore di sviluppo per il Lodigiano”, mentre il presidente della Fondazione Banca Popolare Guido Duccio Castellotti ha posto l’attenzione “sul ruolo del volontariato sociale nel territorio, del quale costituisce un punto percentuale del Pil”; Paolo Arghenini di Caritas Lodigiana ha evidenziato le sfide poste da immigrazione e accoglienza, che devono essere maggiormente coordinate e razionalizzate, e la responsabile dei progetti Acl Mariangela Raffaglio ha sottolineato “il valore del servizio civile proposto dalla nostra Associazione, un’esperienza valida che continua a sopravvivere nonostante abbia vissuto dei momenti di difficoltà e sopravvivrà anche se l’assetto autonomistico territoriale dovesse cambiare”. Dall’altra parte, il climatologo del Politecnico di Milano Stefano Caserini ha individuato nel cambiamento di politiche energetiche la vera sfida per il futuro: “La temperatura nei prossimi decenni si rialzerà e ci saranno periodi più intense di piogge e siccità, questo è certo. La soluzione che propongo è di assumersi le responsabilità e di rivedere le nostre politiche energetiche, adattando per esempio l’agricoltura a sistemi meno dispersivi, come sta già accadendo nel Lodigiano e anticipare la rivoluzione dell’energia, guardando sempre di più alle energie rinnovabili e a sistemi di efficientamento, come già si sta facendo nel resto del mondo”.

Il presidente dell’Ordine degli ingegneri di Lodi Luca Bertoni ha proposto invece di istituire “maggiore competizione tra i comuni per migliorare i Piani di governo del territorio”, mentre sulle difficoltà incontrate dai Comuni negli ultimi anni sono intervenuti il sindaco di Marudo Claudio Bariselli e quello di Tavazzano con Villavesco Giuseppe Russo, il primo imputandone la colpa “a chi ha voluto azzoppare le Province, che devono ripartire e tornare a fare da riferimento per i piccoli centri in una regione che ne è ricca come la Lombardia”, il secondo individuando una possibile soluzione nel “compattarsi e lavorare congiuntamente”, dando la propria disponibilità, essendo lui vice presidente della Provincia, a dialogare quotidianamente con l’Associazione Comuni del Lodigiano a dimissioni di Soldati avvenute, momento dal quale ne farà completamente le veci. Ha concluso la serata il sindaco di Lodi Sara Casanova, che ha sottolineato “la difficoltà nel momento corrente del Comune di Lodi, alla quale però stiamo cercando di fare fronte cercando di sfruttare quante più possibilità ci vengono offerte per rendere la città più pulita, sicura e viva, con i provvedimenti che prendiamo e con le occasioni, come quelle rappresentate dall’imminente rassegna Le forme del gusto, dalla Cattedrale Vegetale e dal Consorzio Navigare l’Adda, che possiamo cogliere per rendere Lodi più attrattiva”.