di Tiziano Troianello

Lodi, 6 marzo 2013 — Preoccupazioni anche a Lodi per le perdite annunciate dal Banco Popolare. Il gruppo, di cui fa parte la ex Banca Popolare di Lodi, ha annunciato che il risultato netto d’esercizio del 2012 potrebbe essere negativo per 330 milioni di euro. Ciò a seguito dell’effetto negativo derivante dall’impatto dei risultati della partecipata Agos-Ducato e dall’incremento del costo del credito nel quarto trimestre. Banco Popolare ha aggiornato al ribasso le stime del risultato atteso dal mercato.

Nel 2011 aveva chiuso con una perdita netta consolidata di 2,25 miliardi di euro, determinata esclusivamente da rettifiche di valore sugli avviamenti iscritte in occasione del perfezionamento dell’operazione di aggregazione del Banco Popolare di Verona e Novara con la Banca Popolare Italiana. Nei primi nove mesi del 2012 la perdita era stata di 54 milioni. La situazione viene osservata con attenzione anche dalle rappresentanze sindacali.

«Di certo la perdita annunciata di 330 milioni di euro non è una notizia che abbiamo preso con serenità — fa sapere Giusy Santus, sindacalista della Fiba Cisl —. L’Agos-Ducato (che opera nel credito al consumo) è una eredità di gestioni precedenti, era partecipata della Banca Popolare di Lodi precedentemente alla fusione con Verona e ai tempi era un gioiellino. Ora purtroppo risente del mutamento delle condizioni di mercato, dell’insolvenza generalizzata».

La perdita di Agos-Ducato (che peraltro non ha ancora predisposto il suo prospetto di bilancio 2012) deriva essenzialmente dal fatto che i suoi clienti non riescono più a onorare i debiti. «Incontreremo presto l’azienda per capire meglio la situazione — prosegue Santus —. Vogliamo capire come questa perdita rischia di incidere sul salario di produttività o sui numeri del personale». Il confronto avverrà a inizio aprile prima dell’assemblea dei soci fissata il 20 al polo Lodinnova di Lodi. Lo scorso anno il dividendo per i soci era stato pari a zero. Nel 2011 di 3 centesimi.

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