Sabato 20 Aprile 2024

Cento dipendenti in esubero nella Provincia riformata

l presidente Soldati: la partita è tutta da giocare. Con la nuova legge diminuiscono le competenze. «Con i fondi che Roma ci vuole dare se ci va bene falliremo a giugno» di Tiziano Troianello

Mauro Soldati, presidente della provincia di Lodi

Mauro Soldati, presidente della provincia di Lodi

Lodi, 16 dicembre 2014 - Sarebbero 98 i dipendenti a tempo indeterminato della Provincia di Lodi «in eccedenza» con l’entrata in vigore della riforma Delrio. Il quadro della situazione è stato tracciato dall’Unione delle Province italiane. Per il Lodigiano, i 98 dipendenti “in esubero”, rappresentano una eccedenza di spesa per il personale pari a 4,3 milioni di euro. La strategia del Governo si è articolata in due passaggi: i super tagli alle risorse, un miliardo di euro nel 2015 per salire fino a tre miliardi nel 2017 e l’alleggerimento della dotazione organica che dovrà dimezzare la spesa nelle province che diventeranno enti di area vasta e ridurla del 30% in quelle che si trasformeranno in città metropolitane.

Complessivamente in Italia dovranno essere ricollocati 19.339 persone. In valore assoluto l’esodo più consistente è previsto per Cosenza con 514 dipendenti in eccedenza. In Lombardia Lodi è al penultimo posto per numero assoluto di “esuberi”. Fanalino di coda è Sondrio con 93 dipendenti. In vetta alla classifica Milano con 449, seguito da Brescia con 399, da Bergamo con 299, da Varese con 262, da Cremona con 230, poi Pavia con 212, Mantova con 190, Como con 185, Monza e Brianza con 143 e Lecco con 121. «La partita è tutt’altro che chiusa – dichiara il presidente della Provincia di Lodi, Mauro Soldati –. La legge di stabilità prevede una riduzione del 50% del nostro personale e attualmente abbiamo 185 dipendenti. Ma domani (oggi per chi legge, ndr) alle 15 a Milano nella sede della Regione Lombardia si riunirà con il presidente Roberto Maroni l’osservatorio regionale. Io sarò presente». «L’orientamento di Maroni pare essere quello di lasciare tutte le deleghe attuali alle Province lombarde (la riforma Delrio lasciava invece solo strade, scuole ambiente urbanistica e pari opportunità, ndr) – aggiunge Soldati –. L’unica cosa certa è che che è tutto un pasticcio. Delle due l’una: se ci lasciano tutte le funzioni ci devono dare tutte le risorse per garantire i servizi ai cittadini che sono quelli veramente a rischio». La prima bozza della Legge di stabilità prevedeva per la Provincia di Lodi contributi da Roma per 1 milione e 200mila euro. Sabato invece il Governo ha presentato un emendamento in base al quale al Lodigiano arriverebbero 4 milioni di euro. «Nella prima ipotesi noi andremmo in dissesto a gennaio – chiude Soldati –. Nella seconda tra maggio e giugno. Si pensi che solo per il riscaldamento delle scuole superiori spendiamo 1 milione e 600mila euro all’anno e che per garantire i servizi obbligatori previsti dalla riforma Delrio (decurtando di un 20% le spese degli altri anni) ci vorrebbero 9 milioni di euro. Per quanto riguarda i dipendenti la legge dice che dovrebbero essere assorbiti dal ministero della Giustizia e dalla Regione. Poi vedere dove fisicamente lavoreranno è tutto da vedere e anche questo apre altri scenari». [email protected]