"No ai migranti nella frazione". E sale la tensione a Mignete

In programma un'assemblea all'oratorio

Migranti

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Zelo Buon Persico (Lodi), 23 gennaio 2017 - Il tam tam è partito via sms e sui social solo pochi giorni fa. Sale la tensione a Mignete, la piccola frazione di Zelo, circa 500 abitanti, per il possibile arrivo di altri profughi in un immobile privato nel centro del paese. Il messaggio che ha iniziato a girare da giovedì sera recitava così: "Gira voce che a Mignete in piazzetta, nello stabile dove prima c’era il Jazz caffè, vogliano metterci dentro dai 20 ai 30 profughi. Coalizziamoci ed evitiamo lo scempio per la nostra frazione".

La palazzina, composta da quattro appartamenti e un locale, si trova in via Piazzetta e risulta senza inquilini da un paio di anni. La Prefettura ha già dato il via libera all’accoglienza nella struttura, che verrebbe gestita in collaborazione con una cooperativa sociale. Pochi giorni fa il prefetto di Lodi, Patrizia Palmisani, ha incontrato il primo cittadino per ribadire l’idoneità della struttura. Stasera, alle 21, nella sala dell’oratorio di Mignete, è stato fissato anche un incontro tra un gruppo di cittadini arrabbiati e il sindaco Angelo Madonini. Ma alle richieste dei residenti la proprietaria è pronta a rispondere.

"Ho scoperto dell’assemblea di domani quasi per caso. Non capisco tutte queste polemiche. Un’agenzia immobiliare mi ha chiesto la disponibilità ad affittare quattro appartamenti e un locale. La trattativa è in corso e non è stato firmato nessun documento. In questi anni ho dovuto sfrattare quattro persone che non pagavano gli affitti. Tra tasse e bollette, ho perso migliaia di euro. Sono libera di fare quello che voglio con le mie proprietà. Il sindaco non vuole i migranti? Mi faccia uno sconto sulle tasse comunali".