Truffa degli alimenti destinati ai poveri. "Mio marito ha fatto solo del bene"

Parla la moglie di Grazzani, presidente della onlus "Sei per secu", di Secugnago di CARLO D'ELIA

Gli inquirenti

Gli inquirenti

Secugnago (Lodi), 4 febbraio 2016 - "Mio marito è innocente. Si è sempre battuto per i bisognosi. Il suo errore in questa storia? Forse si è fidato delle persone sbagliate". Non riesce a darsi pace la moglie di Cristinziano Grazzani, 65 anni, pensionato da tre, presidente della onlus "Sei per secu" di Secugnago, finito in carcere con l’accusa di essere la mente di una truffa ben studiata, perpetrata ai danni della Unione Europea, ma soprattutto ai danni dei poveri.

Secondo la Procura, la onlus "Sei per secu" dirottava enormi quantità di frutta e verdura destinata gratuitamente al settore assistenziale e la rivendeva sul mercati italiano ed estero. Più di 13 mila tonnellate negli ultimi quattro mesi per un guadagno totale di 4 milioni di euro. Alle prime luci di martedì mattina sono stati i Nas di Milano a presentarsi a casa di Grazzani con un mandato di cattura firmato dal Tribunale di Lodi. "Sarà difficile dimenticare quello che abbiamo subito – racconta la donna – i carabinieri sono entrati in casa con un mandato di arresto. Sono rimasta impietrita. Hanno chiesto di mio marito e dopo aver sequestrato documenti e computer sono andati via insieme a Cristinziano. Pensavo che fosse andato solo in caserma visto che in mattinata sarebbe dovuto andare al centro di accoglienza in via Selvagreca per aiutare i profughi. E invece non è più tornato".

La donna, sposata da oltre 30 anni con Grazzani, non ha ricevuto più notizie da quella mattina. L’uomo è stato portato nel carcere di Cremona poche ore dopo essere stato arrestato dalle forze dell’ordine. Difeso dall’avvocato di fiducia Emanuele Basile, verrà interrogato domani mattina dal gip. "Non conosco gran parte degli indagati – spiega la donna – non sento mio marito da martedì mattina. Voglio solo sentire la sua voce. Lui è una persona sensibile. Ha bisogno del sostegno della sua famiglia. Sono certa che il suo errore è stato quello di essersi fidato troppo di persone sbagliate. Ha dato per scontato che tutti fossero, come lui, disposti a fare del bene. Negli ultimi anni, tanti volontari dell’associazione hanno dovuto abbandonare per motivi personali, poi ha conosciuto altre persone".

Le indagini della Procura di Lodi sul caso della onlus "Sei per secu", con sede legale a Secugnago e magazzino a Codogno nel polo artigianale della Mirandolina, continuano senza sosta. Massimo riserbo sulla vicenda dal sostituto procuratore Sara Mantovani e dai Nas di Milano. Due gli arresti eseguiti a Milano, tre nel Lodigiano. Anche i collaboratori di Grazzani, Biagio Piscopo, originario del Napoletano, da qualche anno a Lodi, e Massimo Rivieccio, residente nel Milanese, sono finiti in carcere rispettivamente a Pavia e San Vittore. Entrambi verranno interrogati dal gip stamattina. In manette anche i rappresentanti delle imprese che commercializzavano gli stock e diversi operatori dei mercati rionali: Alfonso e Domenico Cioffi, padre e figlio rispettivamente di 51 e 24 anni, titolari di un’attività commerciale in provincia di Latina, e gli imprenditori Giampaolo D’Angelis, 43enne, Antonino Torretta e Francesco Fonte.

di CARLO D'ELIA