Traffico di cani e gatti: 8 persone e un veterinario a processo

Lodi, secondo l'accusa era stato messo in piedi un commercio di cuccioli anche attraverso siti internet

Il tribunale di Lodi dove è iniziato il processo

Il tribunale di Lodi dove è iniziato il processo

Lodi, 29 settembre 2016 - Associazione a delinquere, traffico di cani e gatti, falso,  esercizio abusivo della professione veterinaria, falso e frode nell’esercizio del commercio e maltrattamento di animali. Sono le accuse a vario titolo a carico di otto persone più un veterinario finite oggi a processo nelle aule del tribunale di Lodi. Lo comunica la Lega anti vivisezione che, costituitasi parte civile, sta seguendo da tempo la vicenda e auspica sia fatta giustizia.Il veterinario è inoltre stato colto in flagrante mentre compilava libretti falsificati."Si tratta di uno dei processi più importanti di questi ultimi anni"  dichiara la LAV. Secondo l’accusa gli imputati avrebbero messo in piedi un sodalizio criminoso nel quale ciascuno apportava un contributo per introdurre illegalmente cuccioli di cane nel nostro Paese e venderli come italiani, dal noleggio dei mezzi utilizzati per recarsi in Ungheria e Slovenia, all’inoculazione del microchip, dalla "naturalizzazione" alla vendita che avveniva attraverso vari siti internet e attraverso un profilo Facebook.I cuccioli sarebbero stati importati privi di microchip, di passaporto e di certificazione sanitaria e sarebbero stati sottoposti a sevizie e maltrattamenti con trattamenti sanitari inutili e dannosi al fine di mascherarne eventuali patologie e trasportati, in età inferiore a tre mesi, in autoveicoli non autorizzati ammassati scatole di cartone e scatole di plastica senza luce e aria.