Fanghi e stoccaggio gas, al tavolo di lavoro tutti uniti per l’ambiente

Una giornata dedicata ai problemi del Lodigiano

Alcuni partecipanti

Alcuni partecipanti

Lodi, 22 gennaio 2017 - Un'occasione di confronto e approfondimento sull’uso e abuso del territorio lodigiano. Questo lo spirito della giornata di lavori organizzata ieri al Circolo Archinti di Lodi da Movimento 5 Stelle e Stati generali dell’Ambiente, con tavoli di lavoro dedicati. Da alcune discussioni è emersa la necessità di maggiori controlli da parte di enti terzi, come in quella dedicata a fanghi e biogas: "Il nostro timore è che nei fanghi sparsi nei campi dalla Cre siano presenti sostanze inquinanti. Chiediamo un controllo di Asst e Arpa dei campi di tutto il Lodigiano, oltre a interrogazioni a livello provinciale e regionale", spiegano Giuseppe Visioli e Pierangela Formaggini di VivaAmbiente onlus e La bassa pulita dall’Adda al Po. Stesse conclusioni per Salvambiente di Cervignano d’Adda, che dal 2013 si occupa dei danni provocati dalla rottura delle vasche dell’impianto di biogas di Cervignano d’Adda: "Ci aspettiamo che un ente terzo controlli lo stato dell’impianto", dice Emilio Grilli, membro del gruppo.

Al tavolo delle discariche sono due le soluzioni prospettate: "Siamo in attesa che la procura intervenga e chiuda la discarica e attendiamo spiegazioni sul laghetto che c’era tra l’impianto e Soltarico: temiamo origini dalla pressione della montagna di rifiuti sulla falda acquifera", spiega Mario Forti del Comitato No ampliamento discarica di Cavenago. A Lodi Vecchio si attende invece "uno svuotamento e un recupero dei rifiuti in plastica e metallo", dice Michele Patrulo di Green L.V. Sul consumo di suolo hanno discusso Sofia Anita di Cittadini per il territorio, che si aspetta "una valutazione d’impatto ambientale per tutta l’area tra Landriano, Bascapè e Torrevecchia Pia", Antonio Gamba di No Logistica di Livraga che chiede "che la politica locale si attivi per assegnare come sede a FM Logistics un’area dismessa della Bassa e non quella agricola designata ora» e Luigi Visigalli di No Teem Casalmaiocco, che attende «un’interrogazione parlamentare sulle opere di compensazione, non sempre tali".

Infine, due realtà del Lodigiano secondo i partecipanti al convegno non rispetterebbero le direttive Seveso: la Bio-line di Tavazzano che, come ricorda Mario Limana di Ambiente-Salute-Partecipazione, "la politica locale si è mostrata disinteressata, e che vorremmo sottoporre all’attenzione di parlamentari italiani ed europei" e l’impianto di stoccaggio di metano a Cornegliano che, dice Roberto Biagini di CornegliaNOgas "è responsabile di fenomeni di sismicità indotta nell’area".