Codogno, tangenziale chiusa nel fine settimana per la "gobba"

Necessarie verifiche sulla bretella inaugurata da soli due anni. Dalle 7 di sabato 12 19 alle 18 di domenica 20 un tratto di tangenziale resterà chiuso per le verifiche

La gobba che è comparsa sulla bretella (Gazzola)

La gobba che è comparsa sulla bretella (Gazzola)

Codogno, 16 novembre 2016 - Altra sistemazione d'urgenza per la tangenziale alla provinciale 234: la "gobba" che si è formata in un punto del tracciato tra la rotonda per Codogno e quella per Cavacurta (e denunciata dal nostro giornale a metà settembre), ora verrà rimessa a posto. Si tratta però del terzo intervento "riparatore" a soli due anni dall'inaugurazione della bretella codognese.

La protuberanza, che si nota all'altezza del chilometro 46, dunque verrà spianata, anche se prima si dovranno effettuare alcune indagini esplorative da effettuare con scavi a cielo aperto per capire quale sia la reale causa della misteriosa "gobba". Successivamente quando i tecnici avranno scoperto la causa, potranno decidere le prossime mosse per risanare il tratto di carreggiata che giornalmente è percorso da migliaia di autovetture, tra cui moltissimi mezzi pesanti. E le indagini cosiddette esplorative verranno effettuate sabato e domenica 19 e 20 novembre, scelta inevitabile in quanto il traffico pesante è pressochè azzerato.

Nei due giorni indicati dall'installazione del cantiere esplorativo il traffico verrà necessariamente deviato con ripercussioni sull'ordinaria viabilità. Circa mille metri di tangenziale dunque verranno chiusi, dal chilometro 45 più 850 al 46 più 750. Il traffico verrà deviato lungo la provinciale 234 Codognese, lungo la provinciale 108 per Cavacurta e lungo la provinciale 591. Le limitazioni scatteranno dalle ore 7 di sabato e termineranno presumibilmente entro le 18 del giorno successivo.

Già a maggio dell'anno scorso, la bretella fu interessata da lavori di riqualificazione straordinaria a soli sei mesi dal taglio del nastro: era infatti stato rifatto il "tappetino" d'usura in un paio di punti, lungo il tratto tra la rotonda della cascina Bellona e lo svincolo per Casale così come rappezzi vari avevano interessato altre zone dei sette chilometri della variante. Ma, sempre in quel periodo, furono pure pianificati i lavori per l'«innalzamento« dei cavi dell'alta tensione di Terna (360 mila euro di esborso) che la Provincia si accorse essere troppo bassi sulla tangenziale a pochi metri dalla rotonda con la via Emilia.