Stessa spiaggia stesso fiume: Adda come il mare

Lodi, in tanti preferiscono la tintarella sulle rive. Tra le novità i bidoni per raccogliere i rifiuti e un "posteggio" per i cavalli

Bagnanti nell'Adda

Bagnanti nell'Adda

Lodi, 24 luglio 2017 - "L'abbronzatura? E' il sole di Lodi". Parola di Michela De Meo e dei suoi familiari che ormai da 6 anni, ai primi caldi, da Nova Milanese vengono a trascorrere la domenica sulle rive dell’Adda, in attesa, talvolta in sostituzione, della villeggiatura estiva. Come molti altri sceglie la località Due Acque, sulla strada per Boffalora: "Ormai siamo organizzati con un gazebo e tutte le attrezzature da pic nic: facciamo anche il caffè – aggiunge – col tempo abbiamo stretto amicizie anche con dei lodigiani. L’acqua è bella, c’è allegria con la musica portata dagli stranieri e, diversamente da Lecco o altre località, non c’è mai traffico: basta avere l’accortezza di raccogliere tutto e non lasciare immondizia".

La novità quest’anno, sono infatti i bidoni posti sulla sterrata dove si lasciano le auto per raggiungere la riva del fiume, attraverso un boschetto. E non è l’unica. Il ristorante “La Cava” ha creato un “posteggio” per cavalli: una staccionata protetta da transenne per ospitare chi arriva a cavallo, riservandogli un posto tra le auto parcheggiate ovunque. "Facciamo passeggiate lungo i percorsi naturalistici del Parco Adda Sud e, quando è possibile, guadiamo anche il fiume – spiega Irene Cappella, cavallerizza del vicino G&C Horses – spesso ci fermiamo qui e, grazie a quest’area riservata, non dobbiamo più legare i cavalli alle piante". Non manca chi arriva in mountain bike e chi usa l’attracco per prendere la barca oppure per cimentarsi con la canoa: "È uno sport che pratichiamo da un paio d’anni – spiegano Evandro e Cristiano Antonetti, padre e figlio – è un bel posto, c’è tranquillità, in genere scendiamo o risaliamo il fiume un paio d’ore". La spiaggia di ghiaia, è la più gettonata da famiglie, italiane e straniere, con lettini, barbecue e musica: consente infatti di entrare in acqua, a dispetto del divieto di balneazione e dei pericoli, legati alla forte corrente, ai gorghi (due gli annegati da inizio stagione). Ieri molti, anche bambini, sguazzavano nelle fredde acque del fiume. "Un po’ di igiene in più non guasterebbe. Non tutti si riportano a casa i rifiuti o la cassa con le bottiglie di birra vuote. Per il resto mi va bene tutto – afferma Giuseppina Gravina, di Milano – la musica, soprattutto latina o indiana, è folclore. In mezz’ora d’auto siamo qui".

C'è però chi sceglie il prato de “La Cava”, meno affollato: "Qui si affitta la sdraio ad una cifra irrisoria e non si è in mezzo al fumo dei barbecue e a persone incivili che vengono qui perché nel Pavese o nelle zone dei laghi ci sono divieti e controlli – spiegano Maurizio Ciulla e Giusy Di Gabriele, di San Giuliano e Melegnano – l’unica differenza è che non puoi sdraiarti con la brandina nel fiume. Ci piace anche il parco del Belgiardino ma, non essendo interessati alla piscina, quest’area fluviale, così curata, è l’ideale: cosa chiedere di più?".