Gli ordinano le dosi mentre è in Questura: accusato di spaccio

Un giovane albanese di Lodi era in possesso di 81 grammi di marijuana. Segnalato quale assuntore l'amico che nascondeva droga nelle mutande

La marijuana trovata addosso al giovane

La marijuana trovata addosso al giovane

Lodi, 24 luglio 2017 - Mentre era in Questura a rendere conto degli 81 grammi di marijuana che aveva addosso e nell'auto, il suo cellulare continuava a squillare: erano i "clienti" che volevano inequivocabilmente acquistare dosi della sostanza stupefacente, chiamata in gergo "castagne" o "borra".

Così, per l'albanese fermato venerdì scorso attorno alle 16,in via San Giacomo da una pattuglia del Reparto Prevenzione Crimine (Rpc) della Lombardia della Polizia di Stato, che circa 3-4 volte a settimana manda da Milano una pattuglia di supporto alla volante di Lodi per effettuare controlli preventivi nel capoluogo e negli altri comuni del Lodigiano, è scattata la denuncia di detenzione ai fini di spaccio. Il 23enne residente regolarmente in città bassa, che era in auto con un italiano 21enne, anch'egli di Lodi, aveva accelerato alla vista degli agenti. Alla richiesta di mostrare i documenti aveva aperto il vano portaoggetti dov'erano visibili delle "cartine" per consumare il fumo. L'albanese ha dunque tentato di ammettere l'uso personale, negato invece dall'amico, consegnando un vasetto con 9 grammi di marijuana, di cui 1,6 contenuti in un cellophane. Dalla perquisizione del veicolo, però sono emersi, in uno zaino, altre due buste con 25,8 e 46 grammi. Portato in Questura il giovane (nella cui abitazione non è stata rinvenuta altra droga) ha continuato però a ricevere "ordinazioni" di dosi con messaggi sul proprio cellulare, che, insieme alla quantità di stupefacente rinvenuta, gli sono valsi la denuncia per spaccio. L'amico, invece, che nascondeva 3,4 grammi di marijuana nelle mutande, è stato segnalato alla Prefettura per uso personale.