Il professore-avvocato assenteista ora chiede il riesame al Tribunale

Il suo avvocato: i certificati medici di Lodi dimostrano la sua innocenza

Alfredo Mercatante tra i finanzieri

Alfredo Mercatante tra i finanzieri

Lodi, 22 luglio 2017 - Ha risposto a tutte le domande che gli sono state poste dal giudice, spiegando della lombosciatalgia acuta che lo ha costretto a oltre 800 giorni di assenza (sui 1.500 giorni contestati dalla Procura di Lodi) nel corso di cinque anni. Ha ammesso parzialmente i fatti Alfredo Mercatante, 55 anni, di San Costantino Calabro, in provincia di Vibo Valentia, il docente dell’Istituto Superiore di Codogno e dell’Istituto Merli-Villa Igea di Lodi, finito martedì agli arresti domiciliari su provvedimento del gip di Lodi con l’accusa pesante di truffa ai danni dello Stato. Mercatante è stato interrogato per rogatoria dal gip del Tribunale di Vibo Valentia, Gabriella Lupoli, e ha fornito le proprie spiegazioni sulla contestazione ritenendo di non aver commesso alcun reato.

La carta “medica” dei periodi di malattia era una diagnosi di lombosciatalgia acuta, una patologia che dovrebbe esaurirsi in una finestra temporale di circa un mese. E invece tra malattie, congedo biennale per assistenza a familiare e aspettativa per motivi personali, aveva totalizzato a numerosi giorni di assenza, presentandosi a scuola solo tre volte. IN REALTÀ, Alfredo Mercatante esercitava la professione di avvocato in Calabria, a Vibo Valentia, dove era nato. Dal settembre 2011 al febbraio 2017, secondo gli elementi raccolti dalla Guardia di finanza di Lodi, aveva totalizzato oltre 1500 giornate di assenza, coincidenti con gli interi periodi di lezione dell’anno scolastico.

In questi cinque anni, il docente però aveva partecipato a circa 250 udienze presso il Tribunale di Vibo Valentia, a 123 udienze presso il Giudice di Pace dello stesso luogo e a tre udienze al Tar di Catanzaro. Intanto, l’avvocato Francesco De Luca, che assiste il docente, ha chiesto la revoca della misura cautelare al Riesame di Milano. "Il mio assistito è collaborativo e pronto a dare ulteriori spiegazioni - spiega l’avvocato De Luca -. Ci sono autorizzazione e certificati medici pronti a dimostrare la sua innocenza alle accuse". Inoltre, aggiunge il legale, appena notificato l’avviso di garanzia, lo scorso 17 marzo, Mercatante non ha esitato a sospendersi dalla sua funzione di docente. "Siamo pronti a spiegare la vicenda anche al magistrato lodigiano. Il mio assistito è estraneo ai fatti. Non capiamo anche la scelta di concedere una misura cautelare, come quella degli arresti domiciliari, per una persona che è sempre stata collaborativa e pronta a dare una mano agli inquirenti". Al vaglio degli inquirenti anche la posizione del medico che ha firmato i certificati per il docente, già ieri ascoltato dal pm Alessia Menegazzo. Sarà fondamentale anche la sua testimonianza per poter chiarire la vicenda, in attesa dell’interrogatorio dell’indagato.