Il professore recordman di assenze: "La scuola ha agito prontamente"

Il dirigente provinciale Coppi: in tanti anni mai visto nulla di simile

Il dirigente scolastico provinciale Yuri Coppi

Il dirigente scolastico provinciale Yuri Coppi

Lodi, 20 luglio 2017 - «Sono a Lodi da 2 anni e 3 mesi e prima sono stato dirigente in un ufficio con competenza regionali ma è la prima volta che mi capita un caso di assenteismo simile». Parla Yuri Coppi, dirigente dell’ufficio scolastico provinciale, in merito alla vicenda giudiziaria che ha travolto, con una notifica agli arresti domiciliari ai fini istruttori per truffa aggravata allo Stato, l’avvocato e professore calabrese 55enne Alfredo Mercatante. L’uomo era stato sindaco di San Costantino Calabro tra i 1988 e il 1997, e già presidente dell’associazione antimafia Partecipazione e componente di Libera. Nel Lodigiano invece il 55enne era assunto a tempo indeterminato come docente di ruolo, per insegnare diritto, all’Istituto Superiore di Codogno e al Merli-Villa Igea di Lodi ma lì, a detta di dirigente scolastico e colleghi, si è visto pochissimo.

Lo conferma anche Coppi: «In merito a questa storia l’amministrazione scolastica non è stata colta di sorpresa perché l’input ad agire per l’indagine è partito da noi, poi l’amministrazione scolastica ha attivato procedure di verifica dello stato di salute del professore da cui è originato un procedimento disciplinare». E ancora: «A maggio era stato destituito dall’incarico. Il procedimento disciplinare era legato a un aspetto tecnico. Eravamo in difficoltà a verificare i certificati medici e la scuola giustamente ha chiesto di effettuare visite mediche collegiali fatte da una commissione medica convocata insieme al ministero dell’Economia e finanza».

Il professore «era stato convocato negli uffici del Ministero a Milano una volta nel 2015 e riconvocato a fine 2016 ma non si è mai presentato e questo ci ha permesso di esperire un procedimento disciplinare che ha portato alla sua destituzione dall’incarico e alla rottura del rapporto di fiducia. Intanto è andata avanti l’indagine della guardia di finanza cui avevamo segnalato tutto». A volte, conclude, «le persone sfruttano contratti, privilegi e strumenti ma poi perdono il contatto con la realtà. Io il docente non lo conoscevo, a inizio ottobre 2016 mi era stato riferito di una situazione particolare a scuola dove erano tutti seccati e abbiamo iniziato a lavorarci».