La preside e il docente 'fantasma': "In tre anni l’avrò visto tre volte"

Parla la dirigente scolastica dei due istituti di Lodi e Codogno

Professore assenteista, l'operazione della Guardia di Finanza

Professore assenteista, l'operazione della Guardia di Finanza

Lodi, 19 luglio 2017 - «Il professore lavorava qui già da prima che arrivassi io ma, in tre anni di presidenza, l’avrò visto tre volte e mai in classe». È la testimonianza della dirigente scolastica dell’istituto superiore di Codogno e dell’istituto Merli Villa Igea di Lodi Antonia Rizzi in merito al docente assenteista Alfredo Mercatante indagato per truffa aggravata ai danni dello Stato.

Il professore, che nella vita è anche avvocato e svolge attività forense, ha infatti accumulato 1500 giornate di assenza, tra malattia, congedo biennale per assistenza a familiare e aspettativa per motivi familiari, mettendo in difficoltà i colleghi. «Prima che arrivassi io il professore era stato in altre scuole della Lombardia, lo conosco poco, l’ho visto tre volte e mai in classe e sono qui dalla metà del 2014 – spiega la preside – la prolungata assenza, non so dire se effettivamente necessaria o meno, perché lo stabiliranno le autorità competenti e non sono io a dover giudicare, veniva a creare un problema per la didattica perché si dovevano nominare sempre dei supplenti. Un sostituto ogni anno a discapito dei ragazzi perché non sempre c’era continuità didattica nonostante gli sforzi profusi per garantirla e fare del nostro meglio. Per fortuna intanto altri docenti hanno fatto il proprio lavoro bene, ma le difficoltà organizzative non sono mancate».

Il pubblico impiego dà la possibilità, se tutto è certificato, rendicontato, approvato e alla luce del sole, di svolgere attività ulteriori all’insegnamento «ma sono attività che dovrebbero essere compatibili. In questo caso il professore poteva infatti fare l’avvocato, il problema, se il tribunale lo confermerà, è che svolgeva l’attività in malattia. Ci sono docenti professionisti che hanno attività in proprio ma non ovviamente a pieno ritmo e cercando di non mancare mai. In questo caso, davanti a certificati di professionisti, non potevamo intervenire, tuttavia qualche domanda ce la siamo posta nel tempo». Essendo di ruolo il legale era diventato professore come da prassi cioè attraverso selezione pubblica, graduatorie. «L’indagine comunque andava fatta e ora sarà il tribunale a stabilire quanto dovuto, io intanto posso dire che il docente da marzo non era più di ruolo (la preside non può invece specificare la motivazione) e da settembre probabilmente qualcuno prenderà definitivamente il suo posto».

Poi l’appello. «A me spiace sia uscita questa storia perché si rischia si generalizzi un comportamento anomalo investendo in maniera negativa una categoria di insegnanti, i 150 della mia scuola e i colleghi in generale, che fanno invece il loro lavoro in modo grandioso e onesto, assumendosi una serie di incarichi e responsabilità e facendolo al meglio. Questa è un’anomalia. Io sono dirigente da tre anni ed è il primo e unico caso anomalo di cui ho sentito parlare».