Palazzine ex Finman: "Alloggi e caserma al posto del ghetto"

Borghetto, il sindaco spiega il progetto di rilancio: "Un quartiere residenziale dove c'era il degrado"

Il sindaco Giovanna Gargioni

Il sindaco Giovanna Gargioni

Borghetto Lodigiano (Lodi), 28 dicembre 2017 - «Il primo  incontro col curatore fallimentare per le palazzine ex Finman l’ho avuto nella caserma di carabinieri una settimana dopo il mio insediamento, il 29 maggio 2014. Ora, dopo tre anni e sette mesi, con l’acquisto all’asta del 21 dicembre, ho chiuso il cerchio realizzando un progetto in cui nessuno credeva: trasformare un ghetto, luogo di abusivismo, in un quartiere residenziale e ricavarne anche la nuova caserma dei carabinieri con 15 alloggi per le forze dell’ordine». Il sindaco Giovanna Gargioni (nella foto), col consigliere regionale Pietro Foroni e il deputato Guido Guidesi, ieri, ha descritto l’operazione che dovrebbe concludersi entro l’aprile 2020.

«Conto di chiudere il bando da oltre due milioni di euro di partenariato pubblico-privato entro febbraio e pubblicarlo tramite la centrale unica provinciale entro aprile - spiega Gargiorni - quindi affidare i lavori entro giugno. Un privato si farà carico della ristrutturazione e poi delle manutenzioni ordinaria e straordinaria per 20 anni: solo quando l’edificio sarà collaudato, tra circa due anni, il Comune inizierà a pagare un canone annuo di 93mila euro, sempre che non ci sia un ribasso d’asta, utilizzando i 13.390 euro di affitto della caserma e i canoni di locazione degli appartamenti. I carabinieri, oltre a uffici e archivi, avranno dormitori maschili e femminili, oltre a tre alloggi da 140 metri quadrati per le famiglie. I 12 appartamenti per le forze dell’ordine andranno dai 63 ai 98 metri quadrati. Siamo passati dalle 72 a 17 famiglie originarie residenti, per lo più egiziane».

«Si tratta di uno stravolgimento totale rispetto al ghetto consegnatoci dal’ex giunta - sottolinea Guidesi - Gargioni, prima di fine mandato, è riuscita a consegnare una situazione di sicurezza, individuando chi effettivamente voleva integrarsi e rispettare le regole».  «Quello di Borghetto - conclude Foroni - ad oggi, è l’unico esempio di un accordo di programma con Regione, che ha devoluto 600mila euro per l’acquisto dell’immobile, per un’iniziativa che riqualifica un quartiere ma garantisce anche un presidio di sicurezza a vantaggio di tutto il territorio».