Codogno, Corvi rinuncia alla benemerenza: "Erano convinti di addolcirmi"

Il sindaco Passerini: decisione incomprensibile

Lele Corvi con lo pseudonimo di Beppe Beppetti Beppe Beppetti, ha collaborato pure con Fiorello e la trasmissione Edicola Fiore

Lele Corvi con lo pseudonimo di Beppe Beppetti Beppe Beppetti, ha collaborato pure con Fiorello e la trasmissione Edicola Fiore

Codogno, 7 gennaio 2018 - Il vignettista Lele Corvi rinuncia al Codognese Benemerito. La clamorosa decisione è avvenuta nei giorni scorsi quando l’artista ha scritto una lettera al sindaco Francesco Passerini dichiarando la sua volontà di non partecipare alla cerimonia del prossimo 3 febbraio: il primo cittadino ha ricevuto la missiva giovedì, ma la notizia si è divulgata solo ieri quando lo stesso Corvi, sul suo profilo facebook, ha spiegato le motivazioni del suo rifiuto dopo che, in un primo momento, aveva accettato. "Dapprima vengo a sapere dai giornali del conferimento della benemerenza; poi un passaggio di una mia lettera spedita al primo cittadino finisce sulla stampa e successivamente, in una discussione su un social network, una consigliera comunale di maggioranza di centro destra scrive facendo intendere che, in passato, sono stato critico verso l’amministrazione e che con la benemerenza dovrei starmene buono".

La situazione di tensione dunque si sta protraendo da un po’ di giorni, almeno dal 12 dicembre scorso quando, appunto, Corvi apprende dai giornali (il Comune glielo comunica ufficialmente solo il 21 dicembre) che sarebbe divenuto il 38esimo Codognese Benemerito, premio istituito nel 1973. La circostanza ha dato fastidio al vignettista, ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso sono state le dichiarazioni di una consigliera comunale di maggioranza che, su facebook, ha ribadito che Corvi ha "criticato pubblicamente (l’amministrazione ndr) senza dare contributo" e che anche se "sono contenta per lui, speravo solo che con questo riconoscimento fosse più sereno. Invece non gli è bastato". Il riferimento implicito era ad alcune esternazioni di critica di Corvi, l’ultima delle quali in riferimento ai 35mila euro spesi dal Comune per le iniziative natalizie della città.

"Dato che credo nella libertà di espressione e che la benemerenza non può essere uno strumento per zittire, allora rinuncio al premio. A questo punto cade tutta la motivazione della benemerenza, visto che da parte di un membro dell’amministrazione vengo giudicato per aver espresso le mie opinioni" ha sottolineato l’artista il cui curriculum è di tutto rispetto: disegnatore, vignettista, illustratore per vari giornali tra cui l’Eco di Bergamo e l’Avvenire, per un po’ di tempo ha lavorato anche per il dorso milanese del Corriere. Ha curato nel recente passato anche il concorso del Premio Novello, nel 2012 e nel 2014. Ha partecipato ad una molteplicità di mostre, concorsi a livello nazionale ed internazionale, pubblicato libri con illustrazioni per bambini e strisce su Agenda Comix e su altre pubblicazioni. Con lo pseudonimo di Beppe Beppetti, ha collaborato pure con Fiorello e la trasmissione Edicola Fiore sulla piattaforma Sky. Ora, però sotto il profilo procedurale si configura un precedente non contemplato.

"Nel regolamento che abbiamo approvato non è prevista la rinuncia» spiega il sindaco Passerini, il quale ieri ha ribadito di "prendere atto" della decisione di Corvi, ma di ritenerla «incomprensibile". Quindi o la premiazione per quest’anno salta o, per evitare un clamoroso ed imbarazzante «buco» nella lista dell’albo delle benemerenze, potrebbe essere la Pro Loco (che aveva presentato la candidatura di Corvi) a consegnare la riconoscenza, senza la presenza dell’amministrazione. Sarebbe una sorta di nemesi visto che proprio il Comune aveva di fatto "tolto" alla Pro Loco la decisione finale della nomina del Benemerito, approvando un regolamento che di fatto consegnava alla Giunta il diritto di decidere in via autonoma sulla base di segnalazioni.