Somaglia, migranti trascurati. Il sindaco Pd: "Non ne vogliamo più"

Il primo cittadino del Pd scrive alla prefettura

Angelo Caperdoni

Angelo Caperdoni

Somaglia (Lodi), 24 maggio 2917 - Accoglienza migranti, a Somaglia il sindaco Angelo Caperdoni, seppur favorevole, dice basta e scrive al Prefetto. Durante il Consiglio comunale di lunedì sera infatti Caperdoni, esponente del Pd, ha presentato una mozione redatta dal gruppo di maggioranza Insieme per Somaglia, da inviare poi al Prefetto, sulla questione profughi. "Nel Comune sono residenti circa 490 stranieri, il 13% della popolazione – ricorda Caperdoni –. Allo stato attuale abbiamo poi 8 richiedenti asilo, a settembre 2016 erano 12, gestiti dal Consorzio Areté. Sin da subito la situazione si è rivelata difficile vista la mancanza di gas, indumenti, biancheria e del malfunzionamento del bagno. Solo nel 2017 la situazione è migliorata grazie a tre ordinanze sindacali".

A infastidire il primo cittadino è quindi il totale disinteresse di Areté verso i profughi e non la presenza degli stessi. "Il 14 aprile Comune e parrocchia hanno chiesto alla Prefettura il passaggio dei richiedenti asilo dal Consorzio Areté alla Caritas di Lodi – spiega il primo cittadino –. Non ci è stata data però nessuna risposta e questo è inaccettabile". Da queste criticità, a cui va ad aggiungersi la mancata alfabetizzazione dei profughi da parte di Areté e di cui si è fatto carico il Comune, e dalla possibile ispezione da parte della Prefettura di alcuni appartamenti in paese, che comporta quindi l’arrivo probabile di nuovi richiedenti asilo, Insieme per Somaglia ha deciso di presentare la mozione in cui si chiede espressamente, oltre a rispondere sul cambio Consorzio-Caritas, di non inviare nuovi profughi.

"L’arrivo di nuovi migranti vanificherebbe tutto il lavoro di integrazione messo in atto e alimenterebbe i malumori di alcuni cittadini – prosegue Caperdoni –. Inoltre i criteri d’intesa tra Anci e Ministero dell’Interno di 2.5 migranti ogni 1000 abitanti è rispettato". Mozione che ha soddisfatto solo in parte la minoranza di Obiettivo Comune. "Inutile inviare questa mozione se non c’è unità – ha spiegato Domenico Raimondi –. Della richiesta di avvicendamento tra Areté e Caritas non ci è stato detto nulla". Da qui la richiesta di eliminazione della parte inerente al cambio di gestione che, essendo impossibile, ha portato Obiettivo Comune, seppur in linea su quanto affermato da Caperdoni, ad astenersi.