2010-09-12
— CODOGNO —
E’ SEMPRE braccio di ferro nella leadership di centrodestra guidata dal sindaco Emanuele Dossena sul Piano di governo del territorio (Pgt).

LA LEGA NORD pur in maggioranza, prende le distanze e sostiene in modo deciso l’esigenza di accogliere le osservazioni che l’Arpa (Agenzia ambientale della regione) e l’Asl hanno formulato in merito al documento urbanistico, in particolar modo per quanto si riferisce allo sviluppo edilizio e all’aumento della popolazione, mentre i partner si dimostrano decisi a procedere senza alcuna esitazione, appellandosi alla premessa che le osservazioni non sono vincolanti.

NEL TENTATIVO di ammorbidire le posizioni, giovedì sera l’assessore all’urbanistica Luigi Mori ha convocato un vertice tecnico-politico al quale però gli esponenti del Carroccio non hanno partecipato per protesta dopo essersi visti respingere molte argomentazioni in materia di sviluppo della città. “Dopo un confronto oltremodo serrato - afferma Andrea Negri, segretario cittadino della Lega Nord - siamo riusciti a far contenere le nuove cementificazioni in 220 mila metri quadrati (contro i 300 mila iniziali) e a non superare la previsione dei 3 mila nuovi abitanti. Ora le osservazioni di Arpa e di Asl - aggiunge - coincidono con le nostre tesi e noi pretendiamo che vengano accolte anche e soprattutto per evitare stravolgimenti nel mercato immobiliare”. La determinazione dei lumbard mette persino a rischio la tenuta del governo locale, anche perchè - sia pure a denti stretti - i seguaci di Bossi in città fanno capire di avere parecchi altri sassolini nelle scarpe.
P.T.