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di PIETRO TROIANELLO
— CODOGNO —
VIA ROMA “salotto buono” senza il viavai di automobili, nè frastuono e nè smog, oppure percorso agevolato in avvicinamento al cuore del centro storico a beneficio di quanti proprio non vogliono rinunciare all’utilizzo delle quattroruote? La recente chiusura straordinaria della strada resa necessaria da interventi di sistemazione e consolidamento della pavimentazione in beole, riaccende un dibattito, abbastanza datato, ma sempre esposto ai ritorni di fiamma. Via Roma è spesso al centro delle attenzioni. Del suo futuro e delle diverse prospettive si dibatte molto anche a Palazzo. Si parla di un documento - per ora top secret - in materia di riordino viabilistico del centro. Gli amministratori hanno ipotizzato anche la chiusura della strada nei giorni di mercato.

«DOVREBBERO chiuderla sempre, sarebbe fantastico! — esclama Lino Tonani, titolare di una oreficeria in via Roma dal 1957 — Dovremmo prendere esempio da quanto succede attorno a noi in altre città delle stesse dimensioni di Codogno, che hanno voluto e saputo valorizzare i percorsi del centro storico rendendoli fruibili anche di notte con illuminazione a lampioncini che diffondono gradevolissime atmosfere. I lampioncini erano previsti anche per via Roma — aggiunge l’orefice — Poi è finito tutto in nulla». Lino Tonani snocciola anche altri argomenti a sostegno della tesi di una chiusura totale del percorso principale della città.

«RICORDO che fino ai primi anni Sessanta via Roma veniva chiusa nei giorni di mercato (martedì e venerdì ndr) ed anche la domenica per favorire l’aggregazione. Qualche anno fa — aggiunge — venne svolta un’indagine e la maggioranza dei cittadini risultò favorevole alla chiusura definitiva della strada. Sono anche stati effettuati esperimenti di chiusura estiva per tutti i pomeriggi da inizio giugno a inizio settembre. Poi però tutto è tornato sui tradizionali binari. Eppure se questa strada venisse chiusa sarebbero in molti a trarne vantaggio. Non solo noi commercianti — conclude Tonani — Basta vedere come è cambiato in meglio il tragitto di piazza Cairoli da cui sono state allontanate le automobili».

«SE DOVESSERO chiudere al traffico via Roma per tutti i giorni della settimana, questa strada diventerebbe un deserto — sostiene il giovane Ivan Locatelli della boutique “Marco Polo” — Già Codogno perde colpi per l’attrazione esercitata dai centri commerciali dove è possibile beneficiare di spazi a parcheggio ben più ampi di quanti ne possa offrire questa città. Io mi schiero dalla parte di quanti si battono per vitalizzare al massimo il centro storico e penso che sarebbe un imperdonabile errore obbligare le persone a rinunciare all’utilizzo delle loro automobili per raggiungere il cuore del centro storico. Personalmente — conclude Locatelli — penso che andrebbe rimosso anche lo sbarramento che impedisce alle automobili di proseguire da via Roma verso via Vittorio Emanuele».