2010-08-01
di FRANCESCO NERI
— BORGHETTO LODIGIANO —
IL RAGAZZINO del Bangladesh 17enne che ha accusato l’anziano sacerdote lodigiano Domenico Pezzini di averlo violentato quattro anni fa, ha confermato le accuse davanti al giudice. Durante l’incidente probatorio - che si è svolto nei giorni scorsi - la presunta vittima ha confermato per filo e per segno le accuse: sarebbe stato violentato più volte dal 73enne sacerdote fra il 2006 e il 2009.

«ASSENTE in Tribunale durante la testimonianza del ragazzino è stato lo stesso don Pezzini», sottolinea la difesa del ragazzino.

IL SACERDOTE (nato nel Lodigiano, dipendente dalla Diocesi di Lodi ma da 40 anni trasferito a Milano) è ancora rinchiuso nel carcere di San Vittore.
Il suo avvocato racconta che al sacerdote sono arrivate decine di lettere di solidarietà da fedeli lodigiani e milanesi. Ma i giudici, che hanno rigettato anche la richiesta di concessione degli arresti domiciliari, hanno sottolineato «l’elevato rischio di reiterazione del reato». Per gli inquirenti ad aggravere la situazione di don Pezzini sarebbe la «disinvoltura» con cui avrebbe approfittato della delicata situazione del ragazzo, che proveniva da una situazione famigliare disastrata e aveva chiesto aiuto.

IL DIFENSORE del sacerdote fa sapere che don Pezzini è estraneo alle accuse. E assicura che non si tenteranno vie alternative al processo e alla richiesta di assoluzione.