2010-07-25
— MILANO —
SPERIMENTATORE per eccellenza attorno a tutto quello che è musica, Mike Patton (nella foto) le ha provate ormai tutte. Il cantante statunitense, questa sera in arrivo al Milano Jazzin’ Festival, è passato nel corso degli anni dal rock elettrico e arrabbiato dei primi tempi con la sua band, i Faith No More, fino al nuovo progetto che prende il nome di «Mondo Cane», attraverso la militanza in altre band come i Mr. Bungle, i Fantômas e i Tomahawk. Ora, con il recente album, il cantante che ha vissuto per diversi anni a Bologna e che pare aver maturato una vera passione per le note italiane dei tempi andati, in versione solista è invece alle prese con la rilettura di alcuni classici della canzone del Belpaese degli anni Cinquanta, Sessanta e dintorni. Se un tempo Patton aveva raggiunto la popolarità grazie a titoli come «Just a man» e la rivisitazione in chiave rock di «Easy», ballata scritta in origine dai Commodores di Lionel Richie e soci, oggi le melodie che lo accompagnano in tour sono tutt’altre: quelle di «Il cielo in una stanza», «Senza fine», «Ore d’amore» e i diversi altri titoli. Nel cd così come dal vivo, la voce di Patton è accompagnata da un’orchestra formata da una trentina di elementi. Tra i musicisti che hanno messo lo zampino tra le note di «Mondo Cane», c’è il trombettista siciliano, ma anche compositore e arrangiatore, Roy Paci.
Questa sera alle 21 all’Arena Civica (viale Byron). Ingresso 37/42/47 euro.
Info: 02.62694710.
Carlo Mandelli