{{IMG}} 2010-04-28
di FABRIZIO LUCIDI
LODI
GIANPIERO FIORANI, ex amministratore delegato della Banca Popolare Italiana, è vicino a chiudere laccordo con il suo ormai ex istituto di credito per risarcire i presunti danni provocati allazienda. La pratica, secondo indiscrezioni, è ora allattenzione del Consiglio di Gestione del Banco Popolare, istituto di credito nato appunto dalla fusione della Banca popolare di Verona-Novara con la Banca popolare italiana che era uscita dalla bufera abbattutasi sui furbetti del quartierino.
I BENI OFFERTI da Fiorani sono più o meno gli stessi di tre anni fa (per cui era arrivato un «no» secco dalla banca) ma il loro valore è decisamente cambiato, anche alla luce della crisi economica. La proposta di transazione dellex banchiere - nato a Codogno e cresciuto allombra dellex direttore Angelo Mazza - avrebbe ricevuto già un via libera di massima dai vertici della banca e prevede il passaggio dei conti correnti offshore (cioè custoditi in forzieri nei cosiddetti paradisi fiscali) di Fiorani direttamente al Banco Popolare e con essi le partecipazioni di maggioranza in alcune società immobiliari a lui riconducibili.
DIFFICILE STIMARE al momento il valore complessivo dellaccordo, ma i beni immediatamente liquidabili dovrebbero aggirarsi intorno ai 40 milioni di euro: circa 15 milioni in contanti, ai quali andrebbe sommato il controvalore di 1,5 milioni di euro in titoli azionari Atlantia (circa 25 milioni di euro).
DAI PIANI ALTI del Banco Popolare non filtra alcuna indiscrezione. Non si conferma e non si smentisce lipotesi di accordo. Anche se lormai ex presidente della Banca Popolare di Lodi, Enrico Perotti (ora passato nel Consiglio di sorveglianza del Banco Popolare) non ha mai fatto mistero di considerare preferibile una soluzione della querelle patrimoniale con Fiorani al di fuori delle aule di un tribunale.
LAVVOCATO che si occupa dei guai in sede civile dellex re di Lodi, Marco Sozzi, raggiunto ieri pomeriggio al telefono da Il Giorno, ha spiegato: «Via libera per lintesa provenienti dal Banco Popolare al momento non ne ho avute.
Confermo che stiamo trattando un accordo, ma per il momento non cè ancora nulla di ufficiale». Dalle parole traspare, però, che la trattativa è ben avviata. E potrebbe chiudersi già nelle prossime settimane.
di FABRIZIO LUCIDI
LODI
GIANPIERO FIORANI, ex amministratore delegato della Banca Popolare Italiana, è vicino a chiudere laccordo con il suo ormai ex istituto di credito per risarcire i presunti danni provocati allazienda. La pratica, secondo indiscrezioni, è ora allattenzione del Consiglio di Gestione del Banco Popolare, istituto di credito nato appunto dalla fusione della Banca popolare di Verona-Novara con la Banca popolare italiana che era uscita dalla bufera abbattutasi sui furbetti del quartierino.
I BENI OFFERTI da Fiorani sono più o meno gli stessi di tre anni fa (per cui era arrivato un «no» secco dalla banca) ma il loro valore è decisamente cambiato, anche alla luce della crisi economica. La proposta di transazione dellex banchiere - nato a Codogno e cresciuto allombra dellex direttore Angelo Mazza - avrebbe ricevuto già un via libera di massima dai vertici della banca e prevede il passaggio dei conti correnti offshore (cioè custoditi in forzieri nei cosiddetti paradisi fiscali) di Fiorani direttamente al Banco Popolare e con essi le partecipazioni di maggioranza in alcune società immobiliari a lui riconducibili.
DIFFICILE STIMARE al momento il valore complessivo dellaccordo, ma i beni immediatamente liquidabili dovrebbero aggirarsi intorno ai 40 milioni di euro: circa 15 milioni in contanti, ai quali andrebbe sommato il controvalore di 1,5 milioni di euro in titoli azionari Atlantia (circa 25 milioni di euro).
DAI PIANI ALTI del Banco Popolare non filtra alcuna indiscrezione. Non si conferma e non si smentisce lipotesi di accordo. Anche se lormai ex presidente della Banca Popolare di Lodi, Enrico Perotti (ora passato nel Consiglio di sorveglianza del Banco Popolare) non ha mai fatto mistero di considerare preferibile una soluzione della querelle patrimoniale con Fiorani al di fuori delle aule di un tribunale.
LAVVOCATO che si occupa dei guai in sede civile dellex re di Lodi, Marco Sozzi, raggiunto ieri pomeriggio al telefono da Il Giorno, ha spiegato: «Via libera per lintesa provenienti dal Banco Popolare al momento non ne ho avute.
Confermo che stiamo trattando un accordo, ma per il momento non cè ancora nulla di ufficiale». Dalle parole traspare, però, che la trattativa è ben avviata. E potrebbe chiudersi già nelle prossime settimane.
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