2010-01-08
— CASALPUSTERLENGO —
I SINDACATI del settore chimici e i vertici della Thermal Ceramics che produce mattoni refrattari, si incontreranno martedì alle 16 nella sede di Assolodi per discutere la richiesta di un periodo di cassaintegrazione presentata dall’azienda in virtù del previsto fermo del forno che dovrà essere sottoposto ad una riqualificazione. «L’applicazione degli ammortizzatori sociali dovrebbe essere estesa a circa 60 lavoratori a rotazione — spiega Giampiero Bernazzani della Femca Cisl —. Comunque la settimana prossima entreremo nel merito. Non siamo preoccupati perchè si tratta di un investimento strutturale per migliorare l’azienda». Intanto, mercoledì prossimo cominceranno i primi colloqui tra i lavoratori dell’Akzo Nobel, l’azienda di vernici di Fombio che chiuderà definitivamente i battenti il 30 giugno e la società di outplacement che avrà il compito di tentare di reimmettere nel ciclo produttivo coloro che tra circa sei mesi perderanno il posto di lavoro. La questione occupazionale ha catalizzato la discussione anche nel recente consiglio comunale di Casale. Il consigliere di minoranza del Pd Andrea Bossi ha sollecitato l’Aamministrazione a farsi promotrice di un tavolo allargato anche ai sindacati per parlare di crisi e disoccupazione. L’assessore alle realtà produttive Marzio Rossetti ha ribadito la propria disponibilità per un consiglio comunale aperto.

INFINE, vi sono ancora strascichi politici dopo il sofferto accordo alla Fiege Borruso. Il Partito Comunista dei Lavoratori esprime soddisfazione. «La vicenda - afferma Leopoldo Cattaneo - ha dimostrato che quando i lavoratori sono uniti e determinati nella lotta vincono. Riteniamo che questa vittoria sia molto importante perché, oltre a salvare i posti di lavoro, dà un segnale forte ad un territorio duramente colpito dalla crisi e apre uno squarcio nel settore della logistica dove è radicata l’idea che, essendo un settore gestito dalle cooperative, poco si possa fare per la salvaguardia dei lavoratori, per altro molti dei quali precari e senza garanzie per i propri diritti». Poi il Pcl del Lodigiano ribadisce che «questa è solo una battaglia vinta e che nel Lodigiano le situazioni di attacco ai lavoratori sono violente e stanno causando la perdita di migliaia di posti di lavoro attraverso licenziamenti in massa (vedi l’Unilever di Casale con 170 licenziamenti ) e chiusura di interi stabilimenti come l’Akzo Nobel di Fombio con 184 posti persi».
M.B.