2010-01-05
di TIZIANO TROIANELLO
— CASALPUSTERLENGO —
DELUSIONE e sfiducia regnano nell’animo dei pendolari della Bassa, soprattutto dopo l’entrata in vigore, da metà dicembre, dell’ultimo orario di Trenitalia. Le prospettive per il 2010? Nulla di buono. L’anno appena iniziato però si preannucia sicuramente importante, con i primi test della linea S1 entrata in vigore tra Lodi e Saronno da meno di un mese, peraltro in orari cosiddetti «morbidi» (e non in ore di punta), e l’annunciato «cadenzamento» (treni che partono da una stessa stazione verso una identica destinazione sempre alla stessa ora e con regolarità), da giugno. Francesco Andena, leader dell’associazione dei pendolari di Casalpusterlengo, punto di riferimento per circa 1.500 viaggiatori tra studenti e lavoratori, guarda al futuro con forti perplessità.
Signor Andena, quali sono le sue sensazioni e speranza per il 2010?
«Devo dire innanzitutto di sentirmi molto deluso soprattutto dagli ultimi atteggiamenti di Tremitalia e della Regione. Come ho già avuto modo di affermare l’ultimo prospetto elaborato è stato in particolare per noi di Casalpusterlengo fortemente penalizzante. In questo 2010 ci aspetta la sfida del «cadenzamento». Personalmente credo che Trenitalia questa volta, dopo aver rinviato già da dicembre 2008, manterrà la promessa e lo farà entrare in funzione. La sua efficacia però sarà tutta da verificare. Adesso poi abbiamo un muovo interlocutore, la società Tln-Trenitalia Le Nord, costituita per gestire i trasporti in tutta la Lombardia. Speriamo che il dialogo con questo nuovo soggetto possa essere più proficuo di quanto avvenuto in passato».
Da cosa deriva questa delusione?
«Dal 2003 facciamo sempre le stesse richieste e la situazione non migliora mai. Anzi. Per quanto mi riguarda in questo momento per raggiungere il mio ufficio, impiegherei 2 ore, ed altrettante al ritorno per fare ritorno a casa. E’ insostenibile. Inizio a pensare seriamente di recarmi al lavoro in auto».
La linea S1 rappresenta una opportunità a vostro modo di vedere?
«Lo è solo a mio avviso per coloro che abitano a Lodi. A noi della Bassa non serve. Può essere utile solo a coloro che devono raggiungere ad esempio Melegnano. I tempi di attesa, però sono troppo elevati. Si prospettavano coincidenze praticamente immediate e invece in questo momento chi parte da Codogno o Casale e vuole approfittare della S1, prende un primo treno scende a Lodi e qui deve attendere dieci-dodici minuti. È sicuramente peggio per noi già solo per il fatto di dover cambiare due convogli».
Il servizio è sempre scadente?
«Beh lo stato dei sedili è sotto gli occhi di tutti, le porte sono spesso rotte. I ritardi all’ordine del giorno. In generale riscontriamo che Trenitalia è sempre intransigente nei confronti dei viaggiatori. Quando sbagliano non esita a far fioccare multe. Sarebbe il caso di pensare ad una «multa» anche da parte nostra per ogni minuto di ritardo.
Le condizioni delle stazioni della linea Milano-Piacenza come sono?
«Quelle messe meglio sono quelle dei centri più grossi, Lodi, Codogno e Casale. Se dovessi fare una classifica delle stazioni maggiormente in abbandono metterei al primo posto quella di San Giuliano, seguita da quella di San Zenone e da quella di Secugnago».