2009-12-18
— LODI —
IL PROCESSO per traffico illecito di rifiuti che vede sul banco degli imputati la ditta Viscolube (sede a Pieve Fissiraga) è stato trasferito da Livorno a Lodi. Il Tribunale toscano - dichiaratosi non territorialmente competente - ha trasferito migliaia di documenti in riva all’Adda, come chiesto dalla difesa. Nel mirino dei pm Lucio Battiston, 57 anni, Ernesto Comaschi, 68enne, Aldo Vigna, 64 anni, Riccardo Vellutini, 46 anni, Simone Mariottini, 37enne, Alberto Buini, 43 anni, Marco Micheli, 44 anni, Franco Barbetti, 56 anni, Claudio Silvestrini, 57enne, Edoardo Poggi, 52 anni, Franco Venanzi, 50 anni, Marco Gamba, 33 anni, Giorgio Sartorio, 57 anni, Giovanni Merlino, 58 anni. L’accusa? «In concorso fra loro — scrive il pm — al fine di perseguire un ingiusto profitto consistente nel risparmio di spesa nelle operazioni di smaltimento calcolate in 120 alla tonnellata oltre a ricavi derivanti dalla possibilità di conferire l’olio “miscelato” per la successiva rigenerazione, gestivano abusivamente ingenti quantitativi di rifiuti attraverso una semplice miscelazione attuata nella sede della Vi.Ve. (a Livorno, ndr) fra oli minerali usati contaminati da Pcb (inquinanti persistenti tossici, ndr) in concentrazione superiore ai limiti di legge provenienti da Viscolube con altri oli minerali usati non contaminati da policlorodifenili (Pcb) al solo scopo di diluire il rifiuto modificandone la composizione e abbassando la percentuale di Pcb al di sotto dei limiti di legge per lo smaltimento, anziché avviarli a decontaminazione». Gli imputati sono poi accusati di aver attribuito codici «Cer» (che classificano la pericolosità del rifiuto, ndr) errati, allo scopo di risparmiare sui costi di trattamento dei rifiuti. I reati sarebbero stati commessi fra l’1 febbraio 2005 e il 17 febbraio 2006: 13 operazioni contestate. «L’abusiva gestione si realizzava attraverso il dirottamento alla Vi.Ve. di ingenti quantitativi di oli minerali usati contaminati in percentuali superiori a quelle di legge da parte di Viscolube la quale, ricevuti tali rifiuti da società del nord e centro Italia, li affidava per il trasporto a Vi.Ve.», scrive il pm. Al tribunale di Lodi il compito di giudicare.