Casaletto, ristoratore spara e uccide ladro: "Non mi sento abbandonato da Stato"

Riaperto il locale, Mario Cattaneo è tornato a lavoro: "Mi son trovato in una situazione tragica". Numerose persone portano solidarietà all'uomo. Presente anche Giovanni Petrali, l'ex tabaccaio che nel 2003 subì una rapina nel suo locale a Milano e uccise un malivente

Il ritorno al lavoro di Mario Cattaneo (Cavalleri)

Il ritorno al lavoro di Mario Cattaneo (Cavalleri)

Casaletto Lodigiano (Lodi), 12 marzo 2017 - L'osteria Dei Amis di Grugnano di Casaletto Lodigiano ha riaperto oggi e si è subito riempita di giornalisti e curiosi, ma anche di tanti che volevano esprimere solidarietà alla famiglia Cattaneo. "Abbiamo riaperto, perché bisogna ricominciare, andare avanti, ma il nostro morale è bassissimo, a terra", ha detto Gianluca Cattaneo, il figlio del ristoratore. "Abbiamo voluto riaprire oggi per la forza dei nostri clienti e dire un grazie a ha aggiunto - Abbiamo fiducia nella giustizia e che si risolva tutto il prima possibile. Certo le paure sono tante anche quella di ritorsione - ha aggiunto - i dubbi sono tanti quindi non dormi più tranquillo come prima". Gianluca che è padre di tre figli (un bimbo di 2 anni e due gemelli nati due mesi fa) ha ripetuto che quella notte si sono difesi

"QUESTI SONO I LIVIDI" - Il ristoratore Mario, attorno a mezzogiorno se ne è andato nel retro del locale a cucinare, come in domenica qualsiasi, per i 70 clienti che hanno scelto oggi di pranzare nel locale. Qualcuno ha anche lasciato un mazzo di fiori davanti al cancello del cimitero di Gugnano, dove venerdì è stato trovato senza vita il romeno colpito dalla fucilata. Il giovane, identificato ieri dal fratello, era entrato nella osteria-tabaccheria con alcuni complici per rubare stecche di sigarette. "Sono profondamente dispiaciuto per quello che è accaduto, credevo che i malviventi fossero già in allontanamento" ha detto Mario Cattaneo. Il ristoratore ha mostrato i segni di quella sera: "Ecco guardate, questi sono i lividi. Uno di loro mi ha afferrato con forza il braccio - ha aggiunto spiegando di essere ancora dolorante alla schiena e ad una gamba - e cercato di strapparmi il fucile".

"NON MI SENTO ABBANDONATO DALLO STATO" - Il ristoratore ha poi aggiunto: "Non mi sento abbandonato dallo Stato, ma non è facile accettare quello che è successo. È ovvio che adesso il mio stato d'animo è pessimo, mi son trovato in una situazione talmente tragica che non mi era mai capitato prima - ha continuato Cattaneo -. Devo lavorare per cercare di riuscire ad uscirne". Il ristoratore ha ammesso che fatica molto a dormire e continua a rivivere quella tragica notte. "I ladri non volevano che uscissi e come ho aperto la porta mi hanno aggredito non volevano che uscissi, volevano guadagnare tempo - ha raccontato -. Sono stato tirato fuori da un malvivente che ha cominciato a trascinarmi per qualche metro, ho anche tre costole rotte e tutte le escoriazioni oltre lesioni alle gambe".

Alla domanda se teme ritorsioni da amici o complici del romeno ucciso, ha risposto di no.  "Io li ho visti andare via tutti con le loro gambe e ho saputo che uno era morto dopo, quando mi stavano portando via in ambulanza ma se dovessi vedere ora i malviventi non li riconoscerei - ha spiegato -. Io non volevo mollare il fucile perché sapevo che c'era un colpo e il malvivente poteva usarlo contro di me e la mia paura più grande era che salissero le scale dove c'erano i miei, quello che mi aveva afferrato cercava di strapparmelo, io sono incespicato, è partito il colpo".  All' osteria, è arrivato anche Giovanni Petrali, l'ex tabaccaio che il 17 maggio 2003 subì una rapina nel suo locale a Milano, in piazzale Baracca, e dopo essere stato aggredito dai banditi inseguì i ladri in strada sparando: ne uccise uno e ferì gravemente l'altro. "Sono stato assolto e lo rifarei ancora, sono i figli che non hanno più voluto darmi la pistola che invece i giudici mi hanno restituito. Lo dirò sempre e mio figlio lo ha detto nel processo anche ai giudici: se quelle persone fossero state a casa loro tutto questo non sarebbe successo", ha detto Petrali.