Famiglie dedite a estorsioni e spaccio: scena muta dell’ufficiale dei vigili

Lodi, tace Sergio Broscritto, 53 anni, accusato di corruzione

La guardia di Finanza nell'operazione Big Brothers

La guardia di Finanza nell'operazione Big Brothers

Lodi, 17 gennario 2017 - Scena muta davanti al Gip di Milano. Si è infatti avvalso della facoltà di non rispondere Sergio Broscritto, 53 anni, ufficiale del Consorzio di Polizia locale del Nord Lodigiano, ex comandante dei vigili di Zelo Buon Persico fino al 2014, finito in carcere a San Vittore giovedì con l’accusa di corruzione. L’interrogatorio di garanzia si è tenuto domenica mattina alla presenza del suo avvocato di fiducia, Gioacchino De Luca. Secondo la Procura di Lodi, il vigile infedele, cancellava le multe e faceva favori ai membri di un clan criminale, la famiglia dei Labate, di etnia rom, ma residente a Zelo Buon Persico da anni. Ma non solo.

Il nome di Broscritto era saltato fuori durante una delle intercettazioni telefoniche. Secondo quanto raccolto dagli uomini del colonnello della Guardia di finanza, Massimo Benassi, sarebbe emersa anche una collaborazione con un’agenzia di pratiche anagrafiche di Massalengo, che avrebbe falsificato documenti e visite di controllo per far ottenere la residenza e la cittadinanza in Italia a persone di nazionalità brasiliana. Ogni persona, per ottenere la residenza, versava fino a 6mila euro a testa. Il sistema, solo nel secondo semestre del 2016, ha permesso il rilascio di 280 residenze fittizie e un giro d’affari di 2 milioni di euro l’anno. «La posizione del mio assistito è tutta da chiarire – spiega l’avvocato difensore di Broscritto, Gioacchino De Luca –. Broscritto è provato dal carcere. Bisognerà leggere tutti gli atti raccolti dalle Fiamme gialle. Presto verremo ascoltati anche dal pm di Lodi che è titolare dell’inchiesta. Vedremo prima il materiale investigativo, perché nell’ordinanza è stata utilizzata come unica fonte di prova le intercettazioni telefoniche.Aspettiamo comunque la chiusura delle indagini». Probabile che nei prossimi giorni Broscritto venga interrogato dal pm Laura Siani. «Abbiamo chiesto al Gip di Milano una misura cautelare attenuata – aggiunge il legale –, ma potrebbe non essere accolta». Gli interrogatori di garanzia davanti al gip di Lodi, Lidia Castellucci, continueranno oggi e domani. Stamattina toccherà alla titolare dell’agenzia di Massalengo, che avrebbe collaborato con Broscritto nella falsificazione dei permessi.

Intanto, la Guardia di finanza ha acquisito la documentazione dagli uffici anagrafe dei Comuni di Zelo Buon Persico, Massalengo, Tavazzano con Villavesco e San Donato Milanese, per effettuare i dovuti riscontri. L’altro filone d’indagine, invece, riguarda il giro di droga e usura, gestito da due clan, i Saviano di San Giuliano Milanese, e i Labate di Zelo Buon Persico, che avevano un giro complessivo di almeno trecento clienti, con introiti mensili di ottocentomila euro.