Lodi, più incidenti sul lavoro: l’altra faccia della ripresa

Il presidente Anmil Firmino Di Barbora: "È della Lombardia il dato peggiore d’Italia"

Convegno regionale Anmil

Convegno regionale Anmil

Lodi, 23 aprile 2018 -  «Nel 2017 la Lombardia ha registrato il dato peggiore, tra le regioni italiane, con 117.757 infortuni (+1,4% rispetto al 2016). Quelli mortali sono stati 139, contro i 120 del 2016 (+15,8%). E se i 7.837 infortuni a gennaio 2018 sono calati rispetto ai quasi 2mila in più del gennaio 2017, quelli mortali sono arrivati a 13: tra cui i 4 operai della Lamina di Milano». Nel presentare i dati Inail, Firmino Di Barbora, presidente Anmil (Mutilati e Invalidi) Lombardia, ieri mattina nel convegno regionale ospitato a Lodi (al Verri, dopo la messa in Duomo), cui hanno partecipato oltre 900 soci, ha sottolineato come sia «inaccettabile che ai primi segnali di una pur debole ripresa economica corrisponda, come confermano le statistiche dal 2008 ad oggi, l’aumento degli infortuni e che a pagare siano sempre i lavoratori».

Di Barbora ha plaudito ai 7 milioni stanziati dalla Regione per la prevenzione ma con Tiziano Gilfanti, Anmil Lodi, ha rimarcato la necessità del continuo impegno politico: «Due anni fa abbiamo vinto la battaglia sulla rendita Inail. Ma sono stanco di vivere, con le famiglie delle vittime, i drammi del dopo, quando si resta soli». Non si tratta mai «di fatalità ma di inadempienze - ha rimarcato Franco Stasi, segretario della Camera del Lavoro - spesso i più colpiti sono i giovani, non formati, e c’è il dato negativo della monetizzazione del rischio. Nel Lodigiano i più colpiti sono i settori logistico, edilizio e agricolo, come il 59enne schiacciato dal suo trattore 2 giorni fa a S.Fiorano. I controlli sono insufficienti».

Se Francesco Monteverdi, presidente di AssoLodi, ha sottolineato la necessità di trasferire l’osservatorio sicurezza creato nel 2009 a Lodi nell’Ats metropolitana, l’onorevole Lorenzo Guerini ha ricordato l’impellenza di completare il testo unico sulla sicurezza del lavoro con la ventina di decreti attuativi mancanti, mentre l’assessore regionale Pietro Foroni ha rimarcato l’importanza della riforma sui malati cronici a sostegno di chi diventa disabile e ha bisogno di una casa o si deve battere per ottenere l’indennizzo. Gli infortuni nel Lodigiano sono stati in crescita nel 2017 rispetto al 2016: 2.880 su 2.582 +11,5% (a Pavia 5357 su 4995. Quelli mortali, nei due anni, sono stati 4 e 4 a Lodi e 11 e 8 a Pavia, contro i 139 e 120 in Lombardia (oltre mille in Italia). Le malattie professionali sono state a Lodi 118 sia nel ‘17 che nel ‘16, a Pavia 134 e 173, in Lombardia 3.899 e 3.903.