Incendio alla cascina Barbinetta: "Ci siamo salvati per miracolo"

Lodi, la testimonianza dei proprietari che ora sono senza casa

Il tetto dell’abitazione distrutto dalle fiamme con un operaio al lavoro (Cavalleri)

Il tetto dell’abitazione distrutto dalle fiamme con un operaio al lavoro (Cavalleri)

Lodi, 15 gennaio 2017 - Il tetto ‘squarciato’ dal rogo era ben visibile, ieri, dalla tangenziale est, il cui piano stradale rialzato corrisponde proprio all’altezza massima della cascina Barbinetta, interessata venerdì sera, attorno alle 22.30, da un incendio divampato al primo piano di una delle abitazioni della ‘corte’. Un operaio ieri mattina era già al lavoro per demolire le parti pericolanti del tetto mentre altri gettavano dalle finestre aperte, nell’ala di fronte all’abitazione di due piani delimitata col nastro di sicurezza, parti di mobilio andate distrutte dalle fiamme. «E’ stato un miracolo, col vento che tirava, che il danno non sia stato peggiore; ed anche che, a quell’ora, io e mio marito fossimo ancora svegli e i nostri tre figli adolescenti fossero fuori – ha raccontato la proprietaria, che vive nell’abitazione interessata dalle fiamme, sviluppatesi, secondo una prima ipotesi effettuata dai vigili del fuoco, da un problema alla canna fumaria –. Devo dire che vigili del fuoco e ambulanza sono stati bravissimi, in due minuti erano qua. Abbiamo sentito un crepitio e quando siamo usciti abbiamo visto le fiamme al piano superiore».

La casa, che si trova nei pressi dello svincolo dell’ospedale, tra la tangenziale e il ponte extraurbano sull’Adda, al momento è inagibile per cui la famiglia dovrà trovare una sistemazione provvisoria. Paura, ovviamente, anche tra i vicini, perché il forte vento che ha caratterizzato la giornata di venerdì, rischiava di sviluppare ancor più velocemente le fiamme, in particolare tra quelli che vivono sulla stessa schiera di villette della cascina, abitata dal 2007 e ristrutturata secondo i canoni tipici lodigiani, dunque con tetto con travi a vista. «Abbiamo cominciato ad avvertire un odore di legno bruciato già verso le 20.30, ma non è un fatto anomalo: abbiamo pensato a dei camini o stufe a pellet accesi per il freddo – hanno riferito alcuni residenti della Barbinetta –. Verso le 22.15 l’odore di legno era forte, siamo usciti e abbiamo visto del fumo dall’abitazione per cui abbiamo chiamato subito i vigili del fuoco e cominciato a bussare per avvertire i proprietari, che sono usciti dopo pochi istanti, e poi anche gli altri vicini, che non si erano accorti di nulla. Nel frattempo abbiamo spostato le auto per consentire libero accesso ai mezzi di soccorso». L’intervento dei Vigili del fuoco, accorsi sul posto con autopompa, autoscala, autobotte del comando provinciale di Lodi e con un’autopompa dei colleghi del servizio volontario del distaccamento di Sant’Angelo, è durato fino a circa l’una di notte, ma ha scongiurato che le fiamme intaccassero le altre villette e il piano inferiore dell’abitazione.