Fiamme 'controllate' all'impianto gas di Cornegliano: è polemica

Le hanno viste in molti lunedì mattina, diverse le chiamate ai vigili del fuoco. Il sindaco: "Da Italgas nessuna comunicazione preventiva"

Le fiamme ben visibili durante i test della scorsa estate

Le fiamme ben visibili durante i test della scorsa estate

Cornegliano Laudense (Lodi), 30 agosto 2016 - Prima un sibilo lunghissimo, poi le inconfondibili fiammate, alte diversi metri come lingue ardenti nel cielo. Indizi inequivocabili a dimostrazione che l'impianto di stoccaggio gas che la Italgas Storage sta realizzando a Cornegliano sta per essere messo in funzione.

Una prima volta lunedì, quando dal cantiere Cluster B dell'impianto la fiaccola per la combustione controllata è tornata a brillare per diverse ore, sfoggiando vampate di fuoco visibili a centinaia di metri; la seconda volta ieri, quando il copione si è ripetuto per tutta la mattina, durante una giornata che ha visto sfilare un gran via vai di camion e la fiammella del metano alternare momenti di bagliori a lieve intensità con altri decisamente più folgoranti. Il motivo? Prove di spurgo, pare. Nulla di particolarmente fuori dagli schemi. Peccato che a Cornegliano né il sindaco e tantomeno i cittadini fossero stati informati dalla società. L'avviso pubblico è apparso sul sito del Comune solo nel primo pomeriggio di lunedì, a poche ore dall'inizio delle attività e delle fiammate.

"Non abbiamo ricevuto nessuna comunicazione preventiva - spiega il sindaco Matteo Lacchini -. Italgas Storage ci ha avvisato solo nella tarda mattinata di lunedì. Poi, quattro ore più tardi sono iniziate le attività. Capisco lo stupore dei cittadini. Sarebbero dovuti essere stati avvisati qualche giorno prima".

Le prime perforazioni del sottosuolo per la realizzazione dei primi 4 dei 14 pozzi (2 nel Cluster A e 2 nel B) dell’impianto di Italgas Storage attraverso i quali verrà immesso ed estratto il gas nel giacimento, hanno preso avvio a inizio luglio e dureranno per circa un anno. Alle prime fiammate sono state numerose le telefonate ai vigili del fuoco da cittadini che segnalavano un presunto incendio dal maxi impianto di stoccaggio del gas. In realtà si è trattato dell’attività di spurgo e test di uno dei pozzi ubicato tra le cascine Bossa e Cesarina, all'interno del cluster B. Prove di combustione di gas metano che continueranno fino alla fine della settimana, poi toccherà al cluster A. "Mi sono rivolto alla società, esprimendo il mio disappunto per il ritardo della comunicazione - dice il primo cittadino Lacchini -. Non abbiamo ricevuto neanche una telefonata. Si tratta comunque di un intervento che fa parte della concessione mineraria che Italgas possiede da anni. Ma per il Comune è importante sapere in anticipo quali sono le operazioni sul maxi impianto anche per garantire una corretta informazione ai cittadini e non creare allarmismi".