Elezioni a Lodi, l'industriale Gendarini candidato sindaco per il centrosinistra

Dopo lo 'scandalo Uggetti', il Pd per la prima volta sostiene un 'non tesserato'

Carlo Gendarini

Carlo Gendarini

Lodi, 24 marzo 2017 - Con l'ex sindaco Pd Simone Uggetti attualmente sotto processo (insieme ad altre tre persone) per la turbativa d'asta in concorso relativa allo 'scandalo piscine' della scorsa estate, a guidare la coalizione di centrosinistra alle prossime amministrative sarà, come ha sottolineato questa sera, durante la presentazione con aperitivo in un bar del centro, l'ex presidente del consiglio comunale e stratega politico Giampaolo Colizzi (che in questi anni ha sempre sostenuto con una propria lista civica sia Lorenzo Guerini che Uggetti), "per la prima volta in 20 anni, un candidato della società civile, non proveniente da una carriera politica": Carlo Gendarini.

Laureato alla Bocconi, direttore finanziario all'industria casearia Ferrari di Ossago, già presidente di AssoLodi e attuale presidente della Camera di commercio, Gendarini, 57 anni, di Lodi, sposato e con due figli, senza tessera di partito ("ho avuto, in passato, quella dell'Ulivo"), si presenta come un ex "scout" a cui è rimasto "ancora un po' di spirito di servizio", impegnato in primis ad "attrarre lavoro, con sgravi fiscali", quindi a recuperare la "cura di Lodi, una delle città più belle della Lombardia".

A sostenerlo, oltre alla lista Pd e a quella di Colizzi, anche 'Lodi Solidale', con Franco Tonon. Intanto il centrodestra, che candida la leghista Sara Casanova, 'perde' il sostegno della lista 'Impegno civico' di Giuliana Cominetti: nel pomeriggio una nota parlava di "valori, quali collaborazione, trasparenza, rispetto e lealtà con i propri alleati, cui Forza Italia è venuta meno". Immediata la replica della Lega: "Ora corriamo più veloci, senza il suo freno".