Marijuana tra i banchi di scuola. I presidi: pronti alla tolleranza zero

Lodi, negli ultimi giorni sei studenti scoperti dalle unità cinofile

Un militare dell’Arma con un cane addestrato

Un militare dell’Arma con un cane addestrato

Lodi, 3 dicembre 2016 - "La droga tra i banchi di scuola è un fenomeno che esiste e non deve essere sottovalutato". Dopo il blitz dei carabinieri in due istituti, il Clerici di Lodi e il Pandini di Sant’Angelo Lodigiano, che ha portato al sequestro, complessivamente, di 17 grammi di marijuana e alla segnalazione in prefettura di sei studenti, di cui tre minorenni, i dirigenti riconoscono l’importanza dei controlli. Il problema investe prevalentemente la scuola secondaria di secondo grado, soprattutto gli alunni del biennio. Tanto è vero che molti presidi hanno dovuto chiedere l’aiuto delle forze dell’ordine per cercare di debellare o arginare il fenomeno. "Siamo molto sensibili al problema – spiega il preside dell’istituto Einaudi, Luigi Garioni –. Bisogna insistere con la prevenzione. Soprattutto nelle classi prime. Infatti abbiamo attivato il 'protocollo unplugged', un percorso che prevede diverse iniziative per cercare di evitare di cadere nella droga. Poi, ci sono le collaborazioni con la Questura. Sono a favore delle perquisizioni nelle aule. Ci arrivano delle segnalazioni e cerchiamo di favorire l’intervento delle forze dell’ordine. La scuola ha il dovere di dare delle buone abitudini di vita ai ragazzi per allontanarli dalle dipendenze".

Tra i sequestri effettuati dai militari durante la perquisizione al Clerici, anche un tirapugni che uno studente minorenne teneva occultato nello zaino. A settembre, sempre allo stesso istituto di via Gorini, in pieno centro, si era verificata anche un’aggressione a coltellate ai danni di un 16enne, all’uscita, per una sorta di regolamento di conti con un altro studente di 17 anni. "Adotteremo le misure che sono consentite dal nostro regolamento – spiega il direttore del Cfp Clerici, Pietro Maria Schiavini –. Abbiamo avvisato tutti i genitori. Siamo pronti alla tolleranza zero, perché abbiamo a cuore la legalità e soprattutto la salute dei nostri allievi". Attenti al problema anche al liceo artistico Piazza.

"Da tempo cerchiamo di intraprendere iniziative su tutte le classi e non solo sulle prime sul problema della droga – spiega la dirigente Daniele Verdi –. Con i docenti organizziamo iniziative. Inoltre, il contatto diretto con le forze dell’ordine è costante. A scuola c’è un progetto che prevede la formazione dei docenti per migliorare il controllo sugli alunni. Importante anche l’alleanza con le famiglie, perché se qualcuno spaccia a scuola, i genitori sono i primi a saperlo. Circa un mese fa c’è stato l’ultimo controllo dei militari da noi. Bisogna tenere sotto controllo il fenomeno". Come misura di prevenzione, invece, l’Itis Volta ha promosso una serie di incontri. "Controlli non sono ancora avvenuti da noi - spiega la preside Luciana Tonarelli -. Intanto, però, abbiamo organizzato una serie di percorsi per cercare di combattere le diverse dipendenze, non solo quella della droga. Abbiamo firmato un protocollo con l’Ast".