Codogno, devastata la discoteca Impero: caccia ai vandali

Rotti vetri, impianto sonoro, bancone del bar, arredi e poltroncine

I militari dell’Arma hanno acquisito le testimonianze per cercare di risalire ai colpevoli

I militari dell’Arma hanno acquisito le testimonianze per cercare di risalire ai colpevoli

Codogno, 7 febbraio 2017 - Un vero e proprio raid con l’unico obiettivo di spaccare tutto: nessun furto, ma solo vandalismo messo in atto da teppisti scatenati, la cui identità fino a ieri era avvolta nell’ombra. Le indagini per cercare di capire chi ha messo nel mirino la discoteca Impero, che si affaccia sul tracciato della provinciale 234, tra Codogno e Casale, sono in mano ai carabinieri della stazione di Codogno che ora cercheranno di fare luce sull’inquietante e misterioso episodio avvenuto nella notte tra domenica e lunedì.

E’ stato il proprietario del noto locale a scoprire cosa era avvenuto: ieri pomeriggio, attorno alle 14, al momento della riapertura, ha notato che un’apertura era stata scassinata e, appena è entrato all’interno della discoteca, non ha voluto credere ai propri occhi. La furia devastatrice di un ignoto (o più persone) aveva il solo scopo di spaccare tutto, di sfregiare uno dei «templi» storici della movida del Lodigiano, punto di riferimento ogni week end di chi ama il ballo e la musica (venerdì è in calendario una serata con Alberto Camerini). Gli sconosciuti hanno seriamente danneggiato gli interni del locale, spaccando vetri accanendosi sull’impianto sonoro, sul bancone del bar, sugli arredi e le poltroncine non risparmiando nemmeno i servizi igienici. Colpendo ogni cosa che trovavano di fronte presumibilmente con mazze o oggetti simili.

I danni sono coperti dall’assicurazione, ma lo sfregio rimane intatto in tutta la sua gravità. Sembra che non vi siano telecamere che possano aver immortalato il blitz, ma sul posto sono sopraggiunti anche gli uomini della Scientifica dei carabinieri del comando compagnia di Codogno per raccogliere qualsiasi dettaglio, anche il più piccolo, per cercare di risalire ai colpevoli. Il gestore avrebbe riferito agli inquirenti di non aver ricevuta mai alcuna minaccia nè di essere stato sottoposto ad alcuna intimidazione in passato. E intanto le serate del weekend sono confermate.