Dire, fare, giocare: i diritti del bambino

Merenda e danze multietniche, ma anche momenti di riflessione, al Doposcuola popolare

Uno dei momenti della festa alla Casa di quartiere d san Fereolo

Uno dei momenti della festa alla Casa di quartiere d san Fereolo

Lodi, 19 novembre 2017 - "Tutti devono riconoscere che hai il diritto di vivere, di pensare quello che vuoi, di essere protetto, di giocare". È ingiusto dunque che "i bambini di famiglie povere soffrano il freddo d'inverno, che qualcuno di loro non riesca a ricevere un pasto proteico al giorno, che non possa indossare abiti nuovi o partecipare alle gite scolastiche, che sia a rischio di esclusione sociale". Sono alcune delle riflessioni, contenute in cartelloni artistici, in letture e rappresentazioni scenografiche che hanno caratterizzato la "Giornata dei diritti del bambino" promossa domenica 19 novembre al Doposcuola Popolare di San Fereolo, gestito dalle associazioni Pierre e Lodi Cartagine, e nel parco circostante trasformato negli ultimi anni da luogo di spaccio a occasione di aggregazione, cultura e divertimento per i bambini del quartiere e per la cittadinanza.

Quella di domenica è stata una festa per tutti, con la partecipazione diretta di diverse associazioni cittadine, dagli Scout con momenti di gioco di gruppo al Laboratorio degli Archetipi con le danze popolari, con il contributo dei volontari della Ciclofficina, con la merenda multietnica, tutto all'insegna dell'amicizia e della collaborazione fra piccoli e adulti di tante nazionalità diverse; che si sono ripromessi di ritrovarsi per combinarne ancora (in senso solo positivo, s'intende) ...di tutti i colori.