Cornegliano, il mega deposito di gas che non piace a nessuno

Levata di scudi di grillini e centrodestra. Nell'impianto di Italgas verrebbero stoccati due miliardi di metri cubi di Laura De Benedetti

Assemblea pubblica del comitato Nogas

Assemblea pubblica del comitato Nogas

Cornegliano Laudense, 23 marzo 2015 - «Lo stoccaggio di 2,2 miliardi di metri cubi di gas, con la crisi attuale, non serve». Inoltre «la commissione Ichese, dopo il terremoto in Emilia, stabilì che non era possibile provare ma neanche escludere la correlazione con le trivellazioni effettuate in zona: deve prevalere il principio della massima prudenza». È quanto è stato ribadito a più voci, sabato sera, nell’affollata sala consiliare durante il dibattito promosso dal Comitato Ambiente e Salute nel Lodigiano (nella foto) che si batte da tempo contro l’impianto di Italgas Storage in un ex giacimento naturale (esauritosi nel ‘97) nel sottosuolo della frazione, alle porte di Lodi. Eleonora Evi, deputata europea M5s si è impegnata a presentare un’interrogazione per chiedere perché nel caso Italgas non sia stata applicata, come previsto dalle norme Ue, la direttiva Seveso, sottolineando l’importanza «di investire nella riqualificazione energetica anziché tornare al fossile» in questa fase di dibattito, nel Parlamento Europeo, del Piano per gli investimenti strategici.

«A metà gennaio ho presentato una mozione affinché la Regione chieda al Ministero dello Sviluppo economico la revisione delle procedure già rilasciate», ha rimarcato il consigliere regionale Pietro Foroni, Lega. «Una nostra mozione sul tema, presentata il 29 aprile 2014, venne respinta – ha ribattutto il collega M5s Andrea Fiasconaro –; sosterremo comunque la mozione Foroni perché siamo contrari all’impianto». «Ogni anno l’utilizzo del metano si riduce del 20 per cento: in un’interrogazione chiedo dunque al Governo perché lo stoccaggio viene ritenuto strategico. La persona che potrebbe rispondere, Lorenzo Guerini, non è qui», ha sottolineato Danilo Toninelli, parlamentare M5s.

Anche Nicola Buonsante (FdI), ex sindaco di Borgo, ha messo in luce che «la pratica Italgas è arrivata in Provincia 14 anni fa quando c’era Guerini», mentre Biagini ha parlato di un «Pd assente ingiustificato», di un prefetto, Antonio Corona, che non ha ricevuto il Comitato, e di un esposto con 14 capi di imputazione presentato in Procura: «Attendiamo la valutazione dei magistrati». «Il Pd ci deve spiegare come fa a non ritenere pericoloso questo stoccaggio – ha detto Guido Guidesi, deputato Lega –. Intanto, si può indire un referendum nei sei Comuni coinvolti per far emergere la volontà popolare». «Siamo preoccupati – ha ribadito il segretario provinciale Fi, Oscar Fondi – allerteremo i nostri parlamentari».