Delitto di Pordenone, prima testimone poi imputata: Rosaria, l’intricato ruolo dell’ex

Coprì l’allora fidanzato Ruotolo in cella per l’omicidio di Teresa e Trifone

Rosaria Patrone con l’ex fidanzato Giosuè Ruotolo

Rosaria Patrone con l’ex fidanzato Giosuè Ruotolo

Lodi, 30 dicembre 2016 - Prima verrà ascoltata in aula come testimone, poi partirà il processo che la vede imputata per favoreggiamento personale. Per i pm di Pordenone è ancora tutta da chiarire la posizione di Maria Rosaria Patrone, 25 anni, di Somma Vesuviana in provincia di Napoli, ex fidanzata di Giosuè Ruotolo, il militare di 27 anni a processo davanti alla Corte d’Assise di Udine con l’accusa di aver ucciso il 17 marzo del 2015 la lodigiana Teresa Costanza e il collega Trifone Ragone con sei colpi di pistola a bruciapelo, nel parcheggio del palasport di Pordenone. La ragazza napoletana, laureata in Giurisprudenza, durante gli interrogatori di marzo aveva cercato di proteggere Ruotolo, nascondendo ai magistrati l’esistenza di un profilo Facebook creato per scherzo dal suo ex fidanzato, unico indiziato per il duplice omicidio, finendo così nel registro degli indagati. Poi a settembre la decisione di lasciarsi questa brutta storia alle spalle con la richiesta di patteggiamento a otto mesi di reclusione, che la Procura di Pordenone aveva subito respinto.

«Hanno deciso di tenere sulle spine la mia assistita - spiega l’avvocato di Patrone, Costantino Catapano -. In aula a Udine hanno sentito le amiche di Rosaria, ma non sono emerse cose nuove rispetto a quello che avevano dichiarato negli interrogatori. Non condivido la scelta della Procura di Pordenone di non accettare la nostra richiesta di patteggiamento. Una decisione non motivata in maniera coerente, visto che la pena di otto mesi di reclusione che avevamo presentato era sicuramente congrua rispetto al reato contestato e al fatto che la ragazza è incensurata. Ora aspettiamo di essere chiamati in aula per testimoniare e che venga fissata l’udienza davanti al giudice monocratico. Affronteremo il processo con serenità». Le udienze alla Corte d’Assise di Udine riprenderanno il 13 gennaio.