Una tegola-beffa sulla Provincia: per il Tar deve pagare i danni a Cre

Respinto il ricorso dell’ente, potrebbe dover versare tre milioni

L’impianto fanghi di Meleti (Gazzola)

L’impianto fanghi di Meleti (Gazzola)

Meleti (Lodi), 24 giugno 2017 - Ancora un bega legale per Palazzo San Cristoforo. Chiuso il contenzioso con la ditta Fabiani per la tangenzialina di Codogno, si riapre il caso milionario con la Cre. Il Tar della Lombardia ha infatti respinto il ricorso della Provincia contro la richiesta di risarcimento presentata nel 2012 dalla società specializzata nel trattamento dei fanghi agricoli, proprietaria degli stabilimenti di Meleti e Maccastorna, per "ritardata definizione del procedimento autorizzativo riguardante la costruzione e gestione di un impianto per il trattamento fanghi biologici in Comune di Meleti". La consulenza tecnica ha stimato in 3 milioni di euro i danni che la Provincia dovrà versare alla Cre, mentre la società ha chiesto 9 milioni di euro (3 milioni per ogni anno di ritardo) per chiudere l’annosa vicenda nei confronti dell’ente. L’udienza davanti al Tar lombardo si terrà il 6 luglio, poi ci sarà tempo per ricorrere in Appello. Una beffa per la Provincia, che rischia di pagare i danni a una società come la Cre, che nell’ultimo anno è stata al centro di un procedimento giudiziario, coordinato dalla Procura di Milano, per spandimento illecito di fanghi agricoli, che si è concluso a fine maggio in primo grado con la condanna dei vertici della società e al sequestro di 3 milioni di euro (compreso anche l’impianto di trattamento di Lomello, nel Pavese).

L'istanza per l’insediamento di Meleti risale al 2005, quando Cre (già Lombardia Ambiente) aveva chiesto l’autorizzazione alla realizzazione di un impianto a Meleti. Una richiesta che, con l’avvento della giunta Foroni, aveva visto scoppiare una vera e propria battaglia contro la sua realizzazione, vinta da Cre: nel 2012 infatti il Consiglio di Stato ha riconosciuto il diritto della società ad essere autorizzata per la costruzione dell’impianto fanghi a Meleti. "Di sicuro non è una partita già persa – spiega il presidente della Provincia, Mauro Soldati –. I danni che sono stati calcolati dalla Cre non sono attendibili. C’è una sentenza di primo grado al Tribunale di Milano per illeciti. Possiamo fare valere le nostre ragioni. La gestione del centrodestra in Provincia è stata fallimentare. Ci aspettiamo che qualcuno della vecchia giunta provinciale chieda “scusa” per la cattiva gestione". E intanto è arrivato, sempre dalla Provincia, il "no" allo spandimento dei fanghi nei campi per il materiale ancora stoccato all’interno dei siti di Meleti e Maccastorna. I valori limite relativi ad idrocarburi e fenoli non sono rispettati e la Provincia di Lodi ne ha diffidato l’uso agronomico. Non solo: alla ripresa dell’attività, Cre dovrà attenersi al rispetto, per i fanghi in uscita, dei valori previsti per la matrice ambientale suolo.