Un’opera d’arte baluardo contro lo stoccaggio di gas

Cornegliano, il portavoce Biagini: "Ci sentiamo come Cassandra"

Il cantiere dello stoccaggio gas

Il cantiere dello stoccaggio gas

Cornegliano Laudense (Lodi), 20 aprile 2017 - "Il Lodigiano come un ‘Galata morente’, allegoria di un guerriero ferito mortalmente che però continua a lottare". In attesa che la maxi opera (3,5x2,5 metri), realizzata con materiali naturali da un gruppo di artisti, venga posata e inaugurata sabato alle 11.30 alla rotatoria del Mercatone, Roberto Biagini, del Comitato Ambiente e Salute, che da anni si batte contro lo stoccaggio, nel sottosuolo, di 2,2 miliardi di mc da parte di Italgas Storage, usa un’altra immagine simbolica per fare il punto della situazione: "Ci sentiamo come Cassandra che profetizzava, inascoltata. Eppure tutte le questioni che abbiamo sollevato sono poi state riprese a livello nazionale, a partire dalla correlazione tra sismi indotti dalle perforazioni, specie dove già esistono falde, e sismi naturali, fino al potenziale effetto domino tra impianti sottoposti alla Seveso. Poi abbiamo chiesto perché i soldi incassati dagli enti anziché per costruire rotatorie non vengono utilizzati a beneficio dei residenti per effettuare una mappatura del rischio sismico di edifici pubblici e case. Ci è stato risposto che non serviva, ma ora il Governo lancia un bonus fiscale proprio per chi verifica il rischio delle case. Che senso ha fare la mappatura tridimensionale su un’area di 24 mq oggi, con le trivelle all’opera, anziché prima, per capire se c’erano problemi nel sottosuolo? E accadrà anche qui, come a Ripalta Cremasca, che si autorizzi la ‘sovrapressione’ del 10%, passando da 2,2 a 2,8 miliardi di mc o che si usi la Co2, anziché altro gas, per garantire la pressione? Come il Galata noi entreremo nella campagna elettorale di Lodi chiedendo ai candidati cosa intendono fare, dopo che 4-5 interrogazioni parlamentari sono rimaste senza risposta. E stiamo organizzando per maggio un importante convegno scientifico".