Comuni senza banche: è allarme nel Lodigiano

Raffica di chiusure per "razionalizzare". Difficoltà per i più anziani

Lo sportello Bcc chiuso a Ospedaletto

Lo sportello Bcc chiuso a Ospedaletto

Lodi, 23 agosto 2019 - «Le banche ordinarie chiudono sportelli per fare utili, le banche di credito cooperativo per investire altrove, restano quindi paesi “fantasma” di 2000-3000 abitanti senza il servizio». Tra di loro Borgo San Giovanni, dove però il sindaco annuncia che presto arriverà almeno un bancomat e Ospedaletto, dove la chiusura è ormai prossima e l’amministrazione comunale sta cercando soluzioni. Parla del fenomeno Ettore Necchi, dirigente nazionale della Fabi Federazione autonoma bancari italiani di Lodi. «Alcune delle ultime serrate hanno creato disagio in paesi del Lodigiano. Non avere uno sportello per molti cittadini, soprattutto anziani, diventa un problema» osserva.

E' d'accordo Eugenio Ferioli, sindaco di Ospedaletto. «L’istituto San Paolo – dichiara – ha comunicato che dal 21 settembre chiude lo sportello, resteremo senza banche, l’intervento sul direttore locale e capo area di Lodi non ha dato frutto, dicono che sono soluzioni prese dall’alto. È assurdo, la nostra filiale produceva utili, è solo un discorso da cartina, la portano a Casale. Hanno promesso di installare almeno un bancomat, cercando una convenzione con un tabaccaio con prelievi limitati a 150 euro. Noi intanto abbiamo già contattato Poste italiane di Lodi per avere un postamat in modo che qualche anziano possa aprire conto corrente e avere comunque un servizio. A settembre, inoltre, vorrei fare un passaggio con Centropadana per vedere se si può avere un’apertura qui almeno qualche giorno a settimana».

Da Borgo il primo cittadino Nicola Buonsante, aggiunge che «a suo tempo era stata chiusa la Cassa rurale, perché la licenza di Borgo, tra le prime fondatrici della stessa Cassa, qualcuno si è inventato di trasferirla a Lodi, dove è ospitata ora la sede. A seguire abbiamo avuto sempre e solo una tesoreria del Banco popolare che gli addetti usavano come sportello. Abbiamo quindi interagito con lo stesso Banco Popolare per riuscire a riavere almeno un bancomat, dando possibilità di uno spazio, in immobili comunali, in via Aldo Moro. E’ una proposta già accettata dalla Popolare che ha eseguito diversi sopralluoghi. Due mesi fa ci hanno richiesto la bozza di convenzione da sottoscrivere e le planimetrie, aspettiamo quindi il definitivo e il bancomat sarà realtà».

«Chiudendo filiali – sottolinea il sindacalista Necchi – gli istituti più grandi vogliono aumentare gli utili (si risparmia infatti sul personale e sui costi strutturali). Quelle più territoriali invece chiudono perché adesso le loro nuove capogruppo rilevano le sovrapposizioni di sportelli della stessa “famiglia”. In certi paesi dove non c’è redditività, è infatti meglio chiudere per investire nei centri più grandi che danno l’opportunità di aprire nuove filiali. Se non si tratta della stessa capogruppo, però, le banche coesistono».