Un comitato pendolari al via per la prima volta a Codogno

A dicembre un incontro organizzativo

Da sinistra, Elena Ardemagni, Gianni Donati, Francesco Passerini

Da sinistra, Elena Ardemagni, Gianni Donati, Francesco Passerini

Codogno (Lodi), 25 novembre 2016 - Prende corpo un comitato pendolari in città e la prima pietra di un percorso di difesa degli interessi dei viaggiatori verrà posata sabato 10 dicembre alle 11 in Municipio quando l’amministrazione comunale ha convocato una prima assemblea organizzativa con coloro che vorranno aderire al nuovo gruppo. Il messaggio è chiaro: l’amministrazione, tramite i consiglieri comunali Elena Ardemagni, anch’ella pendolare, e Gianni Donati, con delega proprio ai trasporti, ha voluto dare voce a coloro che quotidianamente utilizzano treni e autobus per recarsi al lavoro o a scuola fuori dai confine della città.

"Abbiamo già raccolto alcune segnalazioni e alcune persone si sono fatte avanti dichiarando la loro disponibilità per formare un comitato che possa poi interagire con gli organismi competenti e sedersi ai tavoli dei confronti a livello regionale – hanno detto i promotori –. Nessuna piega politica però: il gruppo ha lo scopo di promuovere solidarietà tra pendolari e creare i presupposti per poter migliorare le loro condizioni di viaggio". "Lo snodo ferroviario della città rappresenta uno dei punti di riferimento per tantissimi pendolari della Bassa (circa tremila, ndr) e dunque diventa essenziale per svolgere quell’azione di pressione per portare avanti istanze, far sentire la propria voce e segnalare e raccogliere malfunzionamenti e disservizi», ha detto Donati.

Treni poco puntuali e accoglienti, ritardi, sovraffollamento, scarsa pulizia sono purtroppo le classiche lamentele che già sono giunte all’orecchio degli amministratori. "Il gruppo è aperto ai viaggiatori di bus e treni indistintamente – ha detto Ardemagni – poi vedremo, anche a seconda delle possibili adesioni, come agire". In città non si è mai formato un comitato al contrario, per esempio, di Casale dove è presente da anni e molto agguerrito. Il Comune comunque non intende solo cercare di migliorare la qualità del viaggio sui convogli, ma spinge anche per far sì che siano pianificate migliorie strutturali per lo scalo di piazza Cadorna: per esempio, l’ormai famoso sfondamento del quinto binario resta un obiettivo e Rfi, in una recente riunione, ha confermato l’esistenza di un progetto già messo nero su bianco. Costo complessivo: circa un milione di euro, tutto a carico dell’ente ferroviario.