Rapaci lanciati liberi nel cielo: i piccioni scappano dai cornicioni

A Codogno avviato l’esperimento per liberare il centro dai volatili

Uno dei rapaci usati a Codogno

Uno dei rapaci usati a Codogno

Codogno (Lodi), 8 dicembre 2016 - Rapaci per scacciare i piccioni. Con una tecnica applicata per la prima volta in zona, ieri pomeriggio, alcuni esemplari di poiana di harris hanno svolazzato nelle zone centrali della città, maggiormente infestate da una grande quantità di piccioni. Il falconiere della ditta Bird Control Nord Italia (Brescia), che si è aggiudicato il bando di gara recentemente promosso dal Comune, è arrivato a Codogno, mettendo subito al lavoro i quattro esemplari.

Uno alla volta, i falchetti hanno sorvolato dapprima la zona dell’ex Filandone tra via Cavallotti e via Pietrasanta, scacciando centinaia di piccioni che si sono subito levati in volo alla vista del predatore, lasciando tetti e cornicioni che abitualmente sono il loro posto preferito. Successivamente, la caccia è proseguita anche in piazza Cairoli, nei pressi del Mercato Coperto, altra zona colonizzata dai piccioni. Gli esperti della ditta hanno fatto sapere che, nella prima fase, occorre una sorta di terapia d’urto che prevede almeno una quindicina di presenze dei falchetti entro la fine dell’anno. "In inverno è più facile scacciarli poiché in estate con i nidi sarebbe molto più complesso – spiegano i falconieri – prima di farli volare occorrono dai quattro ai dodici mesi di addestramento".

Le poiane rispondevano al fischio del padrone ed erano dotate di localizzatore sulle zampe. Il problema della presenza invasiva è concentrato soprattutto in alcune zone: Mercato Coperto di piazza Cairoli, dove i commercianti del mercato bisettimanale si lamentano spesso per le deiezioni che sporcano il selciato e gli stessi banchi, palazzo municipale, ufficio del comando dei vigili urbani di via Pietrasanta e cimitero. La tecnica utilizzata assicura che i piccioni cambino zona nel momento in cui si sono sentono in pericolo e dunque il problema, nel medio termine, dovrebbe essere risolto. Così almeno spera l’amministrazione comunale che non ha puntato su altre tecniche normalmente utilizzate come gli spuntoni di ferro sui cornicioni (già in collocati in passato, ma non molto efficaci) o gli ultrasuoni.