Codogno, passerella della stazione da abbattere: tra i residenti è un coro di no

C’è chi ne rivendica l’utilità e chi l’aspetto affettivo

La passerella che oltrepassa i binari della ferrovia (Gazzola)

La passerella che oltrepassa i binari della ferrovia (Gazzola)

Codogno, 24 settembre 2017 - Abbattimento della passerella della stazione ferroviaria, i codognesi dicono no. La possibile demolizione della storica passerella che collega il centro storico della città al quartiere San Biagio, dove risiedono molti abitanti, ha sede il Liceo Novello e si svolge anche ogni novembre la fiera del bestiame, sta suscitando diversi malumori tra i cittadini.

Rfi, Rete ferroviaria italiana, ha tracciato la prospettiva agli amministratori locali in un tavolo di confronto avvenuto a Milano l’11 settembre. Ha promesso investimenti milionari per potenziare lo scalo facendolo diventare punto nodale del corridoio mediterraneo merci. In cambio però il manufatto in stile liberty del Novecento dovrebbe essere abbattuto perchè i convogli, con manufatti sempre più ingombranti, non passerebbero tra le arcate della struttura. Rfi vorrebbe abbattere la passerella anche se occorre il via libera della Soprintendenza ai beni architettonici che verrà coinvolta, in un incontro nella prima decade di ottobre. Nei giorni scorsi pareri discordanti erano arrivati anche da alcune forze politiche (oltre alla maggioranza, il Pd e Mdp-Articolo 1). Tra le persone intervistate in tanti chiedono di salvaguardare un monumento storico e distintivo della città. "Trovo assurdo tutto ciò – ammette Livio Buroni, incontrato vicino alla stazione –. Non è possibile che un patrimonio artistico come la passerella subisca questo trattamento e questa fine". Tra ipotesi di salvaguardia e di conservazione innovative, c’è chi come Giampiero Pezzi, incontrato in centro, ha le idee chiare. "Secondo me andrebbe solamente riqualificata – sostiene -. Anche io l’ho utilizzata e ho rischiato di cadere nell’ultimo periodo, ma si dovrebbe solamente sistemare e illuminare in modo adeguato. Così sarebbe nuovamente utilizzabile senza doverla per forza abbattere. Una prospettiva, questa, che trovo sicuramente inutile". Il tema della riqualificazione è al centro dei pensieri in città da anni. Ma la situazione non si è mai sbloccata. "Stiamo parlando della storia di Codogno – tuona dal canto suo Emilio Marabelli, anche lui incontrato in centro –. Sono assolutamente contro a spese di questo tipo. Penso che anche il Comune potrebbe battere di più i pugni sul tavolo». C’è poi chi, come Milena Zanellotti, che lavora all’Itas Tosi, ha tanti bei ricordi riguardanti la passerella e non vorrebbe non vederla più. "Oltre ad essere un monumento storico per la città suscita in me tante emozioni – ammette –. È la zona di collegamento pedonale dal centro al villaggio San Biagio. Quando l’attraversi a novembre ti trovi direttamente quasi in fiera, uno degli eventi più importanti della città. Non trovo giusto l’abbattimento".