A Codogno è guerra sui loghi, non piace il simbolo della fiera

Rimpiazzato dopo 50 anni il disegno del pittore Giuseppe Novello

NOVELLO_WEB

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Lodi, 23 ottobre 2017 - Il bozzetto del pittore Giuseppe Novello con la mucca e l’omino con il tabarro è andato in soffitta dopo 50 anni: era il manifesto simbolo per antonomasia della tradizionale fiera agricolo zootecnica che, quest’anno, a metà novembre, celebrerà la sua 227esima edizione, ma l’amministrazione comunale lo ha sostituito con una sorta di mascotte che ricorda vagamente un’opera di Arcimboldo, il pittore milanese del 1500. Una maschera fatta con prodotti della terra e arnesi dei contadini che, prima di finire sui manifesti, ha preso forma in un’opera, alta quasi due metri, che troneggerà nell’auditorium del quartiere fieristico il 14 e 15 novembre. Risultato? Sui social network la voce dei cittadini si è scatenata in commenti che, per la stragrande maggioranza dei casi, hanno bocciato il cambio.

L’ex sindaco, ed attuale capogruppo di minoranza di centrosinistra Vincenzo Ceretti, ha bollato come «surrogato inguardabile» il nuovo bozzetto, ma le critiche si sprecano. In molti casi i giudizi sono netti e senza appello e chiedono nel contempo al Comune di ripensarci. Circostanza non praticabile visto che 700 copie sono in diffusione in diverse provincie lombarde. Poche le voci che sottolineano il coraggio della scelta di cambiare dopo cinquant’anni. Molti hanno riproposto la foto del vecchio manifesto per protesta, hanno ribadito che sarebbe stato giusto interpellare i cittadini prima di cambiarlo ed altri, addirittura, hanno, forse scherzosamente, ribadito che la foto spaventerà i bambini. Il sindaco Francesco Passerini invece, nella presentazione del logo avvenuta venerdì, ha parlato di «tradizione ed innovazione» che si fondono e che quest’anno la fiera sarà proiettata verso il futuro con tante novità.